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“Un provvedimento che certifica l’incapacità di questo Esecutivo di predisporre politiche in grado di governare il fenomeno immigrazione”: il senatore modenese Edoardo Patriarca, capogruppo Pd in Commissione Lavoro, ha stigmatizzato, intervenendo in Aula, le misure contenute nel Dl sicurezza su cui il Governo ha annunciato la fiducia a Palazzo Madama.
“Si riducono le tutele relative al diritto di cittadinanza, si eliminano gli Sprar gestiti dagli Enti locali in favore dei grandi centri di “ammasso” dei migranti, si elimina il permesso di soggiorno per motivi umanitari con il rischio concreto di far ricadere nella clandestinità migliaia di persone: le misure contenute nel Dl sicurezza certificano l’incapacità di questo Esecutivo di predisporre efficaci ed equilibrate politiche in grado di governare davvero il fenomeno immigrazione - afferma Patriarca -.
Come hanno denunciato numerose associazioni cattoliche, tra cui la Caritas e la Comunità di Sant’Egidio, al posto di rafforzare i percorsi di integrazione si aumenta l’irregolarità, con il risultato di rendere ancora più “insicuri” non solo i migranti, ma anche la collettività. Le imprese, ad esempio, faticheranno maggiormente a reperire mano d’opera giovane e motivata, ma anche i giovani, da anni sul nostro territorio, che qui lavorano e studiano dovranno attendere ben 48 mesi per ottenere la cittadinanza, mettendo a rischio il loro futuro e la più complessiva possibilità di costruire una reale coesione sociale. In questo provvedimento non c’è alcun accenno alle misure veramente efficaci come la riforma dell’accordo di Dublino, che blocca sul suolo italiano tutti coloro che invece vorrebbero andare in altri Paesi, o la volontà di rafforzare gli accordi bilaterali con i Paesi di origine per garantire la regolarità dei rimpatri. Con il Dl sicurezza la Lega mostra i “muscoli” ai suoi elettori, ma condanna l’intera comunità a una maggiore irregolarità e sofferenza”.
Redazione Pressa
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