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Diagonale verde su area privata senza ok dei proprietari: dopo la denuncia la questione in Consiglio

Diagonale verde su area privata senza ok dei proprietari: dopo la denuncia la questione in Consiglio

Le mancate risposte hanno portato i proprietari ad una azione legale contro il Comune. Che è corso ai ripari con una 'sanatoria' che sarà portata oggi in consiglio. Il problema riguarda un tratto di ciclo-pedonale su un area di 310 metri quadrati


2 minuti di lettura

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Si accende il dibattito in Consiglio Comunale sulla controversa occupazione di terreni agricoli da parte del Comune di Modena per la realizzazione della Diagonale Verde, la pista ciclabile che collega il centro storico alla Madonnina ricalcando il vecchio percorso della ferrovia. Alcuni proprietari denunciano che l’amministrazione avrebbe costruito l’infrastruttura senza alcun provvedimento legittimante, sollevando gravi interrogativi sul rispetto delle procedure amministrative e dei diritti di proprietà privata. Il tratto sarebbe compreso tra via Nobili e via Don Zeno Saltini
 

Per i cittadini proprietari, quattro anni di richieste ignorate
La vicenda ha origine il 1° marzo 2021, quando il Comune di Modena avrebbe occupato circa 310 metri quadri di terreni agricoli per la realizzazione del percorso ciclabile, senza emettere alcuna dichiarazione di pubblica utilità, decreto di occupazione d’urgenza o atto espropriativo. Per quattro anni, i proprietari coinvolti, stando al loro racconto, e supportati da un legale hanno cercato di ottenere risposte tramite diffide, richieste di chiarimenti e sopralluoghi con tecnici comunali, che avrebbero riconosciuto l’invasione della proprietà privata. Tuttavia, nonostante anche un tentativo di mediazione obbligatoria, l’amministrazione non avrebbe fornito spiegazioni né regolarizzato la situazione.
Di fronte al silenzio istituzionale, nel marzo 2025 i proprietari hanno citato in giudizio il Comune per ottenere la restituzione dei terreni e il risarcimento dei danni.
Solo dopo la citazione, l’amministrazione comunale avrebbe attivato la procedura di acquisizione sanante prevista dall’art. 42-bis del D.P.R. 327/2001, un intervento che secondo i cittadini coinvolti sarebbe tardivo e strumentale. Dubbio e timore, quello dei proprietari, legato ad una sanatoria, che oggi si materializzerà nella seduta del consiglio comunale, quando l'atto sarà portato in discussione e, salvo colpi di scena, all'approvazione dopo essere stato 'licenziato' in commissione, lo scorso giovedì.
 

Le critiche alla gestione amministrativa e al procedimento avviato dal Comune riguardano diversi punti:
Tempistiche sospette, con l’attivazione dell’iter solo dopo la citazione in giudizio.
Termini procedimentali inadeguati, con alcuni proprietari che avrebbero avuto appena tre giorni per presentare osservazioni, mentre altri non sarebbero stati neppure convocati.
Motivazioni generiche, prive di un’argomentazione dettagliata sulle 'eccezionali ragioni di interesse pubblico' necessarie per legittimare l’operazione.
Violazione del contraddittorio, con parte dei comproprietari esclusi dal procedimento, compromettendo la trasparenza amministrativa. Secondo i proprietari coinvolti, la delibera sull’acquisizione dei terreni sarebbe già stata definita prima ancora della scadenza dei termini per la presentazione delle osservazioni, vanificando di fatto ogni possibilità di dialogo.
'A sole 48 ore dalla chiusura dei termini per le opposizioni, la questione è stata inserita nell’ordine
del giorno del Consiglio Comunale di lunedì 26 maggio, alimentando il sospetto che il confronto con i cittadini sia stato una mera formalità burocratica' - segnalano i cittadini.
Per questo, i proprietari chiedono ai consiglieri di sospendere la deliberazione e 'garantire un approfondimento del caso, considerando le irregolarità evidenziate.
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Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consigliere Corecom (C...   

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