Emergenza - urgenza: bufera sulla lettera dei direttori delle aziende sanitarie al personale
Nel pieno delle critiche per la cancellazione dei Medici di Emergenza Territoriale in montagna, il direttore Ausl Altini con i direttori AOU e Ospedale di Sassuolo: 'Siamo una squadra'. Il Comtato montano: 'Mai criticato il personale del 118, ma chi li ha posti in condizioni limite'. Durissimo Balzanelli (SIS 118): 'Vanno mandati a casa'
La lettera dei tre direttori, datata 28 agosto, si apre con parole di apprezzamento e ringraziamento per il lavoro svolto da medici, infermieri e volontari e continua.. 'Scriviamo rivolgendoci ad ognuno di Voi, anche se vi immaginiamo sempre come facenti parte di una squadra, quella dell'Emergenza Urgenza di Modena. Sappiamo bene il compito non semplice a cui siete chiamati: intervenire in momenti delicati, spesso sotto grande pressione, talvolta dovendo fronteggiare situazioni di tensione o addirittura di aggressione. Eppure, nonostante le difficoltà, continuate a garantire professionalità, competenza e umanità, elementi che rappresentano la vera forza del nostro Dipartimento di Emergenza-Urgenza e del Servizio Sanitario Nazionale'. Da qui, con un riferimento diretto anche ai media e un invito a fare fronte comuni )operatori e dirigenza sanitaria) verso pressioni che da queste fonti esterne derivano: 'Le notizie che circolano sui media ed i commenti che compaiono sui social network, sono spesso aggressivi ed ingiusti, possono ferire e scoraggiare. Vi invitiamo a non lasciarvi condizionare dalle voci offensive: la realtà del vostro e nostro lavoro è molto più grande e importante di qualsiasi critica, tanto più se strumentale e ingiustificata. Il valore che portate ogni giorno alle persone assistite e alla comunità intera è sotto gli occhi di chi vi conosce e vi affida la propria vita'. E al termine un nuovo appello a 'ricordare un insegnamento importante del mondo scientifico: le evidenze non sono oggetto di maggioranza. Un'informazione non veritiera non diventa credibile solo perché viene gridata e ripetuta all'infinito'.
Le reazioni alla lettera non si sono fatte attendere. Alcuni operatori che hanno inviato messaggi alla nostra redazione hanno interpretato la lettera non come un gesto sincero, ma come un’operazione di facciata, volta a spostare l’attenzione dalle criticità strutturali che affliggono il sistema dell’emergenza-urgenza, soprattutto nelle zone montane. E dalle responsabilità dei vertici Ausl. Uno degli aspetti più contestati della comunicazione AUSL è il tentativo, percepito come tale, di suggerire che le critiche siano rivolte al 118 nel suo complesso o al personale sul campo.
Un’operazione che gli stessi operatori, insieme al territorio e al Comitato, rigettano con decisione. A esprimere nuovamente in maniera netta questa posizione è Antonella Riccò, referente del Comitato salviamo l'emergenza urgenza in montagna, organizzatore dell'evento pubblico a Sestola, alla presenza dell'Ausl. Riccò definisce la lettera “un patetico tentativo di blandire chi lavora davvero sul campo in condizioni critiche. Ricordo a lor signori - scrive- che i cittadini sono sempre e tutti dalla parte dei lavoratori, che si espongono a rischi legali e morali frutto di decisioni scellerate prese dai comodi uffici dei vertici per stipendi da fame. A loro, e solo a loro, va tutto il nostro rispetto e la nostra stima. Nei confronti dei professionisti dell’emergenza urgenza non ci sono mai stati commenti negativi o aggressivi, tutt’altro. Crediamo debbano essere messi in condizioni per poter lavorare senza angoscia'.
Parole, quelle di Antonella Riccò, che rimbalzate sui social hanno generato la reazione di medici e responsabili anche di 118. Tra questi Mario Balzanelli, Presidente Nazionale SIS Sistema 118, intervenuto in collegamento anche all'evento di Sestola che entrando nel dibattito e nei commenti sulla lettera non ha usato giri di parole:“Vi sono dirigenti che per manifesta incompetenza, protervia e malafede dovrebbero solo essere mandati a casa.” A fargli eco un altro medico del 118: 'Cristallina come sempre, cara Antonella. Fiero di combattere questa battaglia al tuo fianco'.
Gi.Ga.
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