Via libera del Consiglio comunale di Modena alla variante urbanistica che, dopo l’Accordo con Esselunga approvato in dicembre, consente di proseguire il percorso verso il nuovo supermercato. Il provvedimento è stato illustrato dall’assessore all’Urbanistica Anna Maria Vandelli ed è stata approvato ieri con il voto della maggioranza (Pd e Sum), di Forza Italia, Energie per l’Italia e CambiaModena; contrari Modena Volta Pagina e Movimento 5 Stelle, astensione di Lega Nord. L'accordo a dicembre era invece stato approvato alla unanimità.
La Variante recepisce sostanzialmente i contenuti dell’Accordo e tiene conto delle modifiche già realizzate sugli assi di collegamento nell’area e di quelle previste dal Progetto Periferie, con un piano di intervento da 4 milioni e 300 mila euro per il miglioramento della mobilità del quartiere: altre cinque rotatorie, percorsi ciclopedonali, adeguamento delle aree di sosta per i mezzi pubblici, sistemazione del verde e potenziamento dell’illuminazione.
Nella Variante, inoltre, si confermano gli impegni di Esselunga per la costruzione un parcheggio in struttura da almeno 180 posti, che verrà ceduto gratuitamente al Comune; per la cessione, in permuta, al Comune di un’area su via Canaletto dove sarà possibile realizzare interventi di edilizia residenziale sociale; per la messa a disposizione di quasi un milione e 800 mila euro di contribuiti ulteriori agli oneri urbanistici, per interventi di riqualificazione nel quartiere e per la valorizzazione del Centro di vicinato della Sacca.
LA STORIAEra il 2000 quando Caprotti comprò per 24 miliardi di lire il lotto ‘A’ da 44mila metri quadrati del Consorzio Agrario. L’anno successivo a un’asta fallimentare il piccolo terreno adiacente da 8.834 metri, ma facente parte dello stesso comparto, nonostante la base d’aste fosse 5 miliardi e 100 milioni venne comprato da Coop Estense, rappresentata all’asta dal presidente Mario Zucchelli
in persona, 23 miliardi.
A questo punto il comparto era diviso in tre lotti di proprietà rispettivamente di Esselunga, Coop Estense e Comune di Modena, ma non si arrivò per anni alla realizzazione del supermercato poiché il piano regolatore prevede la presentazione di un unico piano di intervento sul quale ci deve essere l’accordo dei tre proprietari, che nei 9 anni successivi non si è mai trovato.
Lo scontro proseguì nelle aule di tribunale: l’ultimo atto nel 2014 quando il Consiglio di stato confermò il provvedimento dell’Antitrust che due anni prima aveva multato il big di via Virgilio per abuso di posizione dominante.