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Un nuovo rendering, che segue i tanti che in quasi due decenni sono stati presentati al consiglio comunale. Puntualmente naufragati sotto il peso di congiunture e crisi economiche che hanno cambiato il contesto sociale ed appunto, economico della città. Una serie di fallimenti (che nel vero senso giuridico del termine hanno investito anche diverse cooperative di costruzione), che hanno lasciato per anni, e ancora oggi, una enorme area urbana misto pubblico-privata in balia del degrado e dell'abbandono. Simboleggiato dallo scheltro dell'edificio cosiddetto rotore, un palazzo incompiuto, perennemente occupato da sbandati e spacciatori in una area trasformata in discarica a cielo aperto che periodicamente deve essere pulita e bonificata.
Un'area sulla quale insiste ora un nuovo piano particolareggiato di riqualificazione, presentato in commissione consiliare e che dovrebbe presto essere portato in votazione in Consiglio
Un piano che rispetto alle precedenti previsioni, aumenterebbe le zone verde e ridurrebbe le aree di attuazione privata e la capacità edificatoria che ora si assesta a 58 mila metri quadri, a fronte di un’area di complessivi 138 mila metri quadri. Il numero di alloggi previsti, che nel piano particolareggiato del 2003 ammontavano a più di 700, era passato negli anni a 660 poi a 491. Nell'ultimo la previsione ridurrebbe il loro numero a 381 (120 dei quali già realizzati). Nel comparto si inserirebbero quindi nuove funzioni private ma di valenza pubblica come una nuova Casa residenza per anziani, destinata alle persone non autosufficienti e a offrire servizi anche per i residenti, e una struttura socio-assistenziale per altre categorie.
Alla pianificazione, già adeguata con l’adozione del 2019, rispetto al 2004, alle novità introdotte con il Progetto Periferie e in maniera integrata con lo sviluppo dell’area dell’ex Consorzio agrario (progetto Esselunga), si aggiungono dei progetti del Pinqua (il Piano per la qualità dell’abitare finanziato dal Pnrr) tra i quali il Parco dell’inclusività, la Piazza verde e l’Hub verde di scambio intermodale, oltre al nuovo Centro per l’impiego che si affiancherà, in via del Mercato, alla Casa delle idee digitali, collocata proprio di fianco al Data Center.
L’inquadramento del comparto, quindi, risulterebbe ora per il 66,5 per cento di attuazione pubblica e per il 33,5 per cento di attuazione privata. La dotazione di verde pubblico sarà di quasi 20 mila metri quadri a cui si aggiungono oltre 4,5 mila metri di verde scolastico, oltre al verde che verrà realizzato nei lotti privati.
Nell’area privata, che comprende anche il cosiddetto rotore, dove nei giorni scorsi sulla base dell’ordinanza comunale sono stati eseguiti interventi per la messa in sicurezza ed è stata attivata anche una vigilanza notturna, si prevede un mix di offerta abitativa: 70 alloggi finanziati attraverso il Bando Periferie destinati a social housing (edilizia agevolata, locazione a termine con un vincolo di almeno 15 anni), 71 alloggi per la vendita a prezzo convenzionato, 24 alloggi in edilizia libera e la struttura per gli anziani in un’area di circa 3 mila metri quadri.
Oltre al Centro per l’impiego, con la riqualificazione dell’edificio ex Stallini, tra i nuovi interventi pubblici spicca il Parco dell'inclusività che, spiegano i tecnici, “si realizzerà sulle aree verdi di spina del comparto e che completerà e accompagnerà la trasformazione edilizia in atto e in divenire verso la costituzione di un ambiente caratterizzato da un elevato mix sociale e funzionale attraverso l'inserimento di funzioni rivolte alle varie tipologie di utenti, dall'infanzia alla terza età”. La piazza verde, invece, sarà un luogo di ritrovo e di aggregazione posto tra l'edificio della Casa delle Idee digitali e quello del Centro per l'Impiego e sarà caratterizzata “da un manto erboso in piena terra intervallato da percorsi e alberature con elementi di arredo urbano di significativa qualità estetica ed etica, con l’uso di materiali derivanti dal riciclo”.
L’Hub verde di scambio intermodale dovrebbe essere costituito da un parcheggio per circa 70 autovetture, idoneo alla predisposizione di copertura di ombreggiamento con sistemi fotovoltaici, completato da un deposito protetto per biciclette e monopattini elettrici, punti di ricarica per cicli e auto, ciclofficina self-service, mobility smart station sul trasporto pubblico e punti di attesa per il servizio taxi e trasporto condiviso. “Anche qui – precisano i tecnici - saranno utilizzati materiali derivanti dal riciclo e pavimentazioni semipermeabili con elementi vegetazionali erbacei, arbustivi e arborei”.
Il nuovo Piano, coerentemente con le norme del Rue approvate nel 2020, pome attenzione alla qualità delle trasformazioni urbanistico-edilizie e prevede il rispetto di parametri ecologico-ambientali nelle trasformazioni, dagli indici di permeabilità alle nuove piantumazioni, dai parcheggi pertinenziali obbligatori alle dotazioni di posti bici.