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'Io non ho preconcetti. Lasciamolo lavorare, poi vediamo'. E anche i dubbi sul curriculum vitae, 'sono cagate'. A dirlo e' il patron di Eataly, Oscar Farinetti, che parlando alla Dire questa mattina a Fico, a Bologna, commenta cosi' l'indicazione di Giuseppe Conte come possibile premier del Governo M5s-Lega. 'Vediamo, io non ho mai preconcetti- dice Farinetti- come trovavo assurde le critiche preconcette ai Governi precedenti su tante cose fatte bene, di certo non faccio critiche preconcette adesso. I due partiti che hanno avuto maggior successo alle elezioni hanno trovato una quadra tra loro e una persona: benissimo. Adesso giudichiamo dopo il lavoro, non prima. Quindi che parta, che lavori e che faccia'. Su Conte sono pero' gia' emerse alcune incongruenze rispetto al suo curriculum. 'Cagate- risponde Farinetti- e' una cavolata, andiamo sempre a fregare le persone andando sul privato.
Ma lasciamolo lavorare, tanto di sicuro e' una persona onesta. C'e' questa maliziosita'... Siccome prima hanno fatto male ad andare sul privato, non facciamolo noi'.
La priorita' del nuovo Governo deve essere il sud Italia. A chiederlo a gran voce e' il patron di Eataly, Oscar Farinetti, oggi a Bologna per la presentazione del 'Parco dei frutti dimenticati' a Fico. 'Dal nuovo Governo mi aspetto che risolva alcuni problemi- afferma Farinetti, parlando alla Dire- il Paese non va affatto male, il problema e' il sud. Questo luogo stupendo, meraviglioso, con potenzialita' pazzesche, che e' assolutamente sottodimensionato rispetto ai risultati che dovrebbe avere. E il gap tra nord e sud sta aumentando molto. Questo e' un danno enorme, dobbiamo lavorare su questo. E' una priorita''. Come Italia, continua Farinetti, 'dobbiamo lavorare sulle nostre vocazioni: turismo ed esportazioni delle nostre eccellenze, non solo agroalimentari. L'87% del turismo e' da Roma in su, il 13% da Roma in giu': e' normale? E' normale che Rimini faccia piu' turisti stranieri di tutta la Sicilia? Lavoriamo per portare la' un mucchio di turisti, perche' la' raddoppino o triplichino le esportazioni. Il nord sta gia' facendo molto bene, ma io non riesco a immaginare un'Italia senza il sud. Come fai? Io lo voglio il sud. E quindi dobbiamo darci da fare', insiste il patron di Eataly.
Redazione Pressa
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