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Fatture del 2016 mai pagate: il Comune deve, e paga, 20.800 euro di interessi passivi

Fatture del 2016 mai pagate: il Comune deve, e paga, 20.800 euro di interessi passivi

Nei confronti della società fornitrice di energia elettrica nelle fiere di San Geminiano e Sant'Antonio. Spesa pubblica evitabile affrontando per tempo la situazione


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Oltre 20.000 euro di soldi pubblici praticamente gettati in quanto legati ad interessi passivi maturati a seguito di fatture non pagate dal Comune di Modena, che dovevano essere pagate e non erano state pagate. Dal 2016. Ovvero quelle per le prestazioni erogate nella fornitura di energia elettrica per le fiere di San Gimignano e Sant'Antonio da una società, Gala a cui il comune aveva affidato il servizio. Ed è così che una questione rimasta in sospeso e irrisolta nella giunta Muzzarelli finisce oggi per pesare nel bilancio dell'attuale amministrazione comunale guidata da Massino Mezzetti. Per 20.800 euro.
 

La vicenda riporta ad un affidamento diretto effettuato nel gennaio 2016 alla società Gala per la fornitura temporanea di energia necessaria allo svolgimento delle due tradizionali fiere cittadine. A causa della mancata ricezione di un preventivo da parte dell’azienda, il Comune impegnò una somma basata sui costi sostenuti l’anno precedente. Tuttavia, le fatture, una volta inviate, risultarono con importi superiori, generando una lunga trattativa tra l’amministrazione e la società, interrotta anche dalla messa in liquidazione di Gala.
 

Dopo anni di contenzioso e pagamenti rimasti in sospeso, solo nel gennaio 2025 Gala ha rinviato formalmente le fatture respinte nel 2016, portando il Comune a riconoscerne la validità e a liquidarle.
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Successivamente, la società fornitrice ha inviato anche una fattura per gli interessi di mora maturati nel periodo intercorrente tra l’emissione originaria e il pagamento effettivo. La cifra maturata in 9 anni, in relazione all'importo delle fatture emesse, ammonta a 20.885 euro
 

Con una determinazione dirigenziale del'11 agosto scorso, il Comune ha disposto un impegno di spesa per saldare il dovuto.
Un saldo che riferendosi ad interessi passivi, poteva essere evitato se solo la questione fosse stata chiarita e affrontata per tempo. E, pur senza essere esperti contabili, si può con certezza dire che 9 anni di tempo erano sufficienti per farlo.
 

Gi.Ga.
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Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consigliere Corecom (C...   

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