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Tra le 75.000 e 120.000 le vittime della prostituzione,. Il 65% è in strada, il 37% è minorenne, tra i 13 e i 17 anni. Tra 2,5 e 9 milioni i clienti, con un giro di affari di 90 milioni di euro al mese. La tratta di esseri umani e lo sfruttamento sessuale hanno come cause profonde la diseguaglianza tra uomini e donne e la povertà. Le vittime appartengono alle categoria vulnerabili, in condizioni sociali ed economiche sfavorevoli. Un consenso apparentemente libero nasce da una catena di sopraffazioni che culmina con il cliente.
Questi i numeri e i fatti che hanno spinto l'Associazione Comunità PAPA GIOVANNI XXIII fondata da Don Oreste Benzi ad organizzare nella nostra città ieri sera una catena umana che ha occupato Via Ovidio, noto luogo di sfruttamento.
Giovani, scouts, bambini, donne e uomini si sono dati appuntamento sabato sera alle 21 nella località Bruciata, dove da decenni le schiave delle organizzazioni malavitose sono costrette a prostituirsi.
Era freddo, appena due gradi, i tanti presenti si sono riscaldati con tè caldo, le mani allacciate a quelle del vicino con un bracciale fluorescente, hanno ascoltato i racconti che due ex schiave hanno scritto dopo la liberazione avvenuta grazie ai volontari dell'Associazione. Il silenzio era rotto dal rumore delle auto che arrivavano alcune adagio, altre ad alta velocità. I partecipanti sono rimasti per due ore in silenzio, ad ascoltare le parole del sindaco Muzzarelli e del vescovo Don Erio Castellucci.
Racconti sconvolgenti, la tragedia delle vittime ha colpito come massi i presenti.
La riflessione non può che essere questa: unire le nostre forze, credenti e non credenti, giovani e anziani, uomini e donne di buona volontà affinchè lo scandalo presente nella comunità modenese, attenta, vigile e presente ai bisogni dei molti diseredati che arrivano ogni giorno, cessi al più presto.
Con una parola d'ordine: Fermare la domanda.
Una richiesta che si può sottoscrivere attraverso la petizione che appare nel sito dell'Associazione PAPA GIOVANNI XXIII (www.questoeilmiocorpo.org) e sostenendo la proposta di legge di “modifica dell'articolo 3 della legge 20 febbraio 1958, n.75”concernente l'introduzione di sanzioni per chi si avvale delle prestazioni sessuali di soggetti che esercitano la prostituzione, affinchè venga fermata questa inaccettabile forma di sfruttamento nei confronti delle persone più vulnerabili.
Angela Bonacini