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Per il Sindaco, 'un incontro proficuo che ci ha permesso di fare il punto della situazione, di chiarire alcuni dubbi tecnici e rispondere alle domande dei cittadini'.
Per il Comitato Respiriamo Aria Pulita, 'un incontro di cui essere parzialmente soddisfatti perché se da un lato ha confermato che entro 4 anni le fonderie dovranno delocalizzare, attraverso un percorso che l'amminitrazione fomalizzerà entro il 2017, dall'altro non ha fugato dubbi e preoccupazioni rispetto all'efficacia degli interventi e ai relativi controlli che, per esempio, Arpa ha detto non potere fare durante la notte'
Opinioni a confronto al termine dell’incontro sulle Fonderie cooperative di via Zarlati che si è svolto ieri pomeriggio in Municipio e al quale hanno partecipato, oltre a sindaco e agli assessori all'ambiente e all'urbanistica Guerzoni e Vandelli, il Comitato Respiriamo Aria Pulita, i tecnici di Comune, Arpae Sac, Arpae e Ausl.
Un incontro aperto dalla premessa politica del Sindaco dichiaratamente disponibile a parlare con tutti i comitati 'che portano avanti gli interessi dei cittadini ma a non discutere con chi invece vuole fare politica nascondendosi dietro i comitati'.
Ma la politica, qualunque fosse il riferimento (reale o immaginato), del Sindaco, all'incontro non c'entrava nulla. E allora, ecco che si entra nel merito. Su due punti in particolare: la conferma della delocalizzazione dell'impianto entro il 2022, già deliberato nella precedente consigliatura, nel Poc (Piano Operativo Comunale) -Mov, confermato dall'Assessore Vandelli e la riduzione delle emissioni e degli odori, affidato ad un nuovo sistema i cui lavori cominceranno nel mese di dicembre.
Ma il nodo su cui il Comitato anziché avere rassicurazioni, ha rafforzato i propri dubbi, è sul tema dei controlli sull'efficacia degli interventi.
'Arpa ci ha detto che non poterne affettuare di notte, che è il momento in cui la fabbrica sembra toccare dei picchi di emissione, soprattutto il venerdì'. Insomma se tra 4 anni l'azienda smetterà di essere un problema, quegli stessi 4 anni non possono, per i residenti nel comparto residenziale autorizzato dal Comune nel 2004 nonostante il parere negativo di Arpa e Ausl, essere vissuti continuando a tenere chiuse le finestre o evitando di fare giocare i propri figli nei parchi, perché l'aria è inquinata e la puzza insopportabile.
Gi.Ga