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'Sulla sanità? Il candidato De Pascale propone rimedi agli errori della sua parte politica che ci sta allontanando dai livelli di eccellenza raggiunti in passato. Come fa ad essere credibile? Noi al posto di una riforma basata sui Cau, che non hanno risolto i problemi ma hanno moltiplicato proprio quelli che dovevano risolvere, proponiamo una riforma che si basi sulla medicina territoriale, con una forte valorizzazione dei medici di famiglia e delle farmacie, in grado di rispondere in ogni singola realtà e prevenire gli accessi alle strutture ospedaliere.
Se chiamati a governare ci impegniamo a varare un piano casa, che in regione non c'è mai stato, che mantenga ma allo stesso superi la logica ora prioritaria dei contributi. Non più solo diritti ma premio a chi si assume doveri e responsabilità.
Oggi c'è un ceto medio, rappresentato da nuclei famigliari con entrata da 1500 - 1600 euro al mese, che non ha accesso ai contributi e allo stesso non riesce più a sostenere un affitto ai prezzi attuali. Una fascia della popolazione che non riesce più a trovare le condizioni per vivere e costruirsi un futuro nelle nostre città. Questo è il nostro riferimento di azione, insieme al mantenimento dei supporti alle fasce più deboli della popolazione. In questo ambito pensiamo alla logica del cohousing da diffondere per le residenze universitarie. Poi l'attuazione dei piano territoriali per la difesa del territorio e del rischio idrogeologico. Per anni non applicati, con l'effetto di avere una sommatoria di enti e di competenze che creano ritardi nella realizzazione delle opere e bloccano la risoluzione dei problemi.
Anche in questo caso bisogna ripartire dalle comunità, dalle realtà locali da chi vive e lavora nei luoghi che magari per anni si sono occupati, dalla manutenzione e della tutela dei bacini, ma che da anni sono ignorati e bloccati da una regione che ha la presunzione di governare tutto da viale Aldo Moro. Così come è successo con il varo di una legge urbanistica sbagliata che limita l'attività dei privati e di chi vorrebbe investire e che non può funzionare per tutte le realtà: dal centro di Bologna, al paese rurale da 300 abitanti nell'appennino o in Romagna. Per questo ci assumiamo l'impegno di rivedere questa legge nei primi 100 giorni di governo'.
Sono alcuni punti dell'intervento della candidata civica, sostenuta da tutto il centro destra, alla presidenza della Regione Emilia-Romagna, Elena Ugolini, intervenuta oggi alla presentazione dei candidati modenesi della lista di Forza Italia alle elezioni regionali. Introdotti dal Coordinatore provinciale di Forza Italia Piergiulio Giacobazzi e dalla vice Franca Massa, al tavolo i candidati Antonio Platis, che di Forza Italia è vicecoordinatore regionale, Rosanna Resta, direttrice di scuola paritaria a Nonantola, e gli imprenditori Federica Fontana e Giovanni Gidari, quest'ultimo già capogruppo a Castelfranco Emilia.
Numerosi gli esempi che Elena Ugolini illustra nel corso della conferenza, insistendo sulla diversità di approccio ai problemi rispetto al competitor del centro sinistra. 'Loro quando c'è un problema non lo affrontano, ma creano una sovrastruttura per affrontarlo, generando più spesa, più problemi da risolvere. I Cau ne sono l'esempio. Noi partiamo dai territori, dall'ascolto delle persone, la regione da anni impone leggi nate in Aldo Moro senza confronto e senza valorizzare l'esperienza dei territori. Una legge urbanistica uguale per territori e comunità profondamente diversi, è cosa che non ha senso e che va rivista'
Poi la sburocratizzazione. L'iniziativa privata, gli investimenti, la libera impresa è soffocata. Agire su questo come su altri fronti come la casa, non è un sogno, è possibile. Noi non promettiamo sogni impossibili, come fa De Pascale, noi vogliano promettere ciò che sappiamo essere possibile fare. E credetemi è tanto. L'Emilia-Romagna è grande per gli Emiliano-Romagnoli e non per chi li ha governati fino ad ora. Bisogna fare capire questo' - chiude Ugolini che lancia sul piano del governo regionale un paragone culinario. 'E' come avere sempre mangiato della pasta in bianco seppur buona e poi rendersi conto che esistono anche i tortellini'.
Gi.Ga.
Gianni Galeotti
Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie.. Continua >>