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“Intitolare una via o una piazza nei 328 comuni della regione in memoria del sacrificio di Norma Cossetto, giovane studentessa istriana martire delle foibe”.
È questa l’iniziativa del coordinatore regionale di Forza Italia, Enrico Aimi, che ha chiesto a tutti i Sindaci e Consiglieri di Forza Italia di presentare, nei rispettivi consigli, una risoluzione per suggellare, anche nella toponomastica, il ricordo della tragedia dalmata istriana e della martire Norma Cossetto.
In un lungo e tortuoso accesso agli atti condotto congiuntamente con il sen. Maurizio Gasparri siamo riusciti a ricostruire gran parte dei tragici ultimi momenti di Norma Cossetto. Era una giovane studentessa istriana arrestata il 27 settembre 1943, a Parenzo, da partigiani slavi. Successivamente è stata vigliaccamente e ripetutamente torturata e poi gettata in una foiba nella notte tra il 3 e il 4 ottobre.
Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi la insignì della medaglia d’oro al Merito civile come “luminosa testimonianza di coraggio e amor patrio”.
'Che sia tempo per onorare la memoria di Norma Cossetto con una via a lei intitolata è convinto il coordinatore provinciale e capogruppo comunale di Forza Italia Piergiulio Giacobazzi. Un ordine del giorno per chiedere l'intitolazione di una via a Norma Cossetto è stato recentemente approvato all'unanimità dal Consiglio Comunale. 'I tempi si stanno allungando in commissione toponomastica, ma crediamo che presto si arriverà anche a questo risultato'
'I massacri delle foibe, l’assassinio di migliaia di vittime italiane e l’esodo di 350 mila connazionali da Istria e Dalmazia, finirono nella colpevole omertà per motivi di opportunità politica e per decenni furono solo il ricordo atroce dei profughi e di una minoranza politica, venendo riconosciuti, solo dopo mezzo secolo, dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi con la legge 92 del 30 marzo 2004. Cossetto, oggi, è finalmente il simbolo di un ricordo condiviso di una giovane donna, vittima innocente e indifesa di partigiani titini che hanno agito con ferocia e crudeltà dell’odio anti-italiano' - conclude Aimi
Redazione Pressa
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