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Il silenzio suonato davanti al sacrario della Ghirlandina, nella cerimonia solenne ed istituzionale con Sindaco, Prefetto e Presidente del Consiglio Comunale a rendere omaggio ai caduti. Il silenzio infranto dai cori in sottofondo dei manifestanti del Guernica, che a 50 metri di distanza, celebrano il 'loro' 25 aprile, una ricorrenza omaggio di quei valori che - dicono - 'sono stati traditi dal PD e da chi oggi sfila nel corteo istituzionale'. Poi c'è la sinistra radicale, dichiaratamente estrema, dichiaratamente depositaria di un 'antifascismo più puro e, appunto, radicale. Anch'essa con il proprio corteo, con i propri striscioni, con il proprio essere contro. Anche al presente ricordato nello striscione che mette al bando il circolo modenese 'La Terra dei Padri'. Sinistra radicale, volontariamente divisa in uno spazio distinto in gesti, parole e simboli.
Che poi alla fine si uniscono, all'altezza di piazza Mazzini, ai manifestanti del Guernica che con la loro manifestazione sostano (nessun presidio tengono a sottolineare), monitorati a vista dalle forze di polizia. Loro, dei centri sociali, in assoluto i più giovani, pronti ad urlare il loro essere veri antifascisti nei confronti del corteo istituzionale che dopo la cerimonia al sacrario, percorrerà via Emilia centro, passando proprio lì, davanti a loro, divisi da loro e dalle loro urla dal cordone di Carabinieri e reparti speciali della Polizia. Criticati da alcuni anziani partigiani che li invitano ad unirsi, anziché criticare, il corteo istituzionale, e li accusano di non conoscere la storia. 'Perché poi non ci stupiamo che si sia persa anche l'autorità dei professori a scuola' - afferma un anziano partigiano che quella storia, l'ha conosciuta davvero.
La storia, come quelle delle mondine che alcune giovani ragazze del Guernica, provano a ricordare cantando, in un una sorta di remix vocale che intreccia la fatica del lavoro nelle risaie alla gioia del corale canto. Che a guardarlo, quel quadretto, composto dai pezzi di un puzzle che va da piazza torre a piazza Mazzini, percorrendo via Emilia centro, mette tristezza, per la sua mancanza, da qualunque pezzo attraverso lo si guardi, di punti di riferimento. In una sorta di copione già scritto, in un prevedibile e stanco, malinconico, e a tratti caricaturale, gioco delle parti. E dove il più antifascista, e forse il più capace di incarnare quel senso di libertà e di civilità che è davvero conquista sociale e di classe dei padri, è quel ragazzo scapigliato modello Allevi che come in volo davvero senza limiti di pensiero e di arte, suona in piazza Torre, regalando armonia a quel caos dove ognuno, tranne lui, sembra smarrito, se non in fondo, disilluso e disinteressato
Con la propria diretta è le proprie immagini, La Pressa ha provato a ripercorrere questo 25 aprile modenese. Dal primo corteo del Guernica in Piazza Mazzini, a quello istituzionale in piazza Torre. Dai cortei in via Emilia centro al pianoforte libero di corso Duomo.
VIDEO 1: La manifestazione del Guernica in piazza Mazzini, fortemente critica verso le istituzioni ed il PD. Critiche espresse direttamente nel momento del passaggio del corteo istituzionale.
VIDEO 2: La cerimonia istituzionale nel momento solenne dell'omaggio ai caduti al sacrario della Ghirlandina da parte del Sindaco di Modena, Giancarlo Muzzarelli, del Prefetto Maria Patrizia Paba e della Presidente del Consiglio Comunale Francesca Maletti. Il video prosegue con le immagini del corteo istituzionale e i momenti con toni particolarmante accesi nel momento del passaggio vicino a piazza Mazzini, dove continuava la manifestazione del Guernica, particolarmene critica verso le istituzioni ed il PD
VIDEO 3: Il 25 aprile a Modena: nel filmato il terzo corteo della giornata, organizzato da gruppi e movimenti della sinistra radicale sfila per via Emilia centro. A questo, all'altezza di piazza Mazzini, dopo alcuni momenti di tensione avuti con la Polizia, si sono aggiunti i manifestanti del Guernica che dalla mattina si erano trovati in piazza Mazzini per celebrare il loro 25 aprile.
VIDEO 4: E poi nella giornata di festa per la Liberazione, oltre gli scontri e le polemiche, Modena è anche questo
Gi.Ga.