Il Comune di Castelfranco espone la bandiera della Palestina alle finestre del Teatro comunale

Gidari: 'Purtroppo, i nostri amministratori dimostrano ancora una volta di non essere in grado di andare oltre i confini di una narrazione politica ristretta'
'Seguiamo con grande preoccupazione quanto sta accadendo in queste ore alla Global Sumud Flotilla, dove il blocco di navi civili cariche di aiuti alimentari rappresenta una grave violazione del diritto internazionale e un ostacolo al sostegno di una popolazione stremata da mesi di sofferenze - fa sapere il Comune -. Da Castelfranco Emilia si alza un appello per la pace, il rispetto dei diritti umani e la fine delle violenze a Gaza'.
'Apprendo con stupore l’iniziativa dell’amministrazione comunale di Castelfranco Emilia di esporre la bandiera palestinese all’esterno del Teatro Comunale “Dadà”. Non perché di per sé il gesto non possa essere condivisibile sul piano simbolico, ma perché lo trovo incompleto e parziale. Sarebbe stato altrettanto doveroso esporre anche la bandiera ucraina, visto che pure lì si sta consumando da anni un dramma umanitario di proporzioni gigantesche, così come, e soprattutto, la bandiera italiana, che dovrebbe sempre avere la priorità come richiamo all’unità nazionale, specie in questi tempi di grandi divisioni - afferma Giovanni Gidari di Forza Italia -. Ancora una volta, purtroppo, la sinistra castellfranchese dimostra di eccellere in partigianeria e di seguire pedissequamente la linea dettata dal PD nazionale, senza esercitare un minimo di senso critico né la capacità di elaborare una visione autonoma. Ci si dimentica che un simbolo istituzionale, soprattutto quando collocato in un teatro comunale, un luogo di cultura e di riflessione, non può e non deve ridursi a un gesto di parte, ma dovrebbe farsi portavoce di una visione ampia, universale e profonda. Purtroppo, i nostri amministratori dimostrano ancora una volta di non essere in grado di andare oltre i confini di una narrazione politica ristretta. Ne risulta un gesto che, invece di unire, divide. Un’occasione persa, perché il teatro, simbolo della cultura cittadina, avrebbe meritato un messaggio davvero inclusivo e non una bandiera scelta secondo logiche di schieramento politico. Peccato'.
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