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Il M5S: 'Nodo idraulico Modena, da Aipo gestione fallimentare'

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'Incapacità di pianificare azioni efficaci nel medio e nel lungo periodo e di affrontare in maniera seria, tempestiva ed organica il problema'


Il M5S: 'Nodo idraulico Modena, da Aipo gestione fallimentare'
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'Il sistema fluviale su cui opera l'Agenzia Interregionale per il Po è in condizioni di evidente criticità: in particolare, esistono concreti e ricorrenti pericoli di rotture di argine e di sormonto in caso di piene medio-grandi. Ne risulta che l'intero sistema idraulico non è adeguato alle mutate condizioni meteo-climatiche; tanto più che le misure fino ad oggi adottate rispondono a logiche di pura emergenza, e non prevenzione'. A intervenire è il M5S Emilia Romagna attraverso le parole del senatore Gabriele Lanzi (nella foto).

'Le riparazioni effettuate a seguito delle ripetute alluvioni non risultano inserite in un progetto generale di messa in sicurezza definitiva dell’ambiente fluviale padano. Ciò, in quanto i criteri di gestione di AIPO fino ad oggi utilizzati non risultano configurati in un programma di progettazione finalizzato alla messa in sicurezza definitiva (con Tempo di Ritorno TR200) dell'intero sistema idraulico, con scadenza nel medio-lungo termine.

Inoltre, le continue situazioni di emergenza idraulica e idrogeologica hanno rivelato comportamenti di AIPO con interventi scarsamente coordinati e dunque di carattere approssimativo e casuale, che hanno contribuito negli anni ad accentuare la frequenza delle alluvioni. Notoriamente, l'insufficienza di attività di manutenzione metodica e programmata ha contribuito ad aggravare vieppiù la situazione contingente fino a vanificare interventi pregressi di adeguamento. Ma non solo: va evidenziata altresì la totale assenza di iniziative di ri-adeguamento delle strutture fluviali sia di gestione del flusso (alveo e arginature) sia del suo contenimento (casse di espansione e golene). Peraltro, la quasi totalità degli interventi vengono effettuati in piano, trascurando la fascia pedemontana e collinare - continua Lanzi -.

Questi sono gli effetti di una gestione a nostro avviso fallimentare di Aipo che si sta protraendo da troppo tempo e che rivela una incapacità di pianificare azioni efficaci nel medio e nel lungo periodo e di affrontare in maniera seria, tempestiva ed organica il problema degli stravolgimenti climatici, con conseguenze che come purtroppo abbiamo già visto, poi ricadono sui cittadini e sulla collettività. Come se non bastasse sull'operato dell’attuale dirigenza dell'Agenzia sono cadute anche pesanti ombre correlate, pare, alla vicenda, portata alla luce dai media locali, dello sversamento di fanghi tossici nei terreni della nostra Regione. Nelle prossime settimane sappiamo però che dovrà essere selezionato il nuovo Direttore Generale di AIPO. Pertanto, il Movimento 5 Stelle Emilia-Romagna, ritiene opportuno invitare il Comitato di Indirizzo delle Regioni Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto a fare quanto possibile per selezionare un candidato non solo specchiato e di comprovata e riconosciuta esperienza e competenza scientifica, ma soprattutto che sia in grado di garantire discontinuità rispetto al passato. Non possiamo più permetterci di guardare solo alla contingenza, ma serve visione e capacità di azione corale con tutti i soggetti interessati. L'ambiente padano richiede la progettazione di un sistema capillare di messa in sicurezza dell’intero sistema fluviale, che venga governato da una cabina di regìa scientifica di alto livello in cui ogni intervento deciso costituisca la tessera di un progetto esecutivo di carattere generale'.

Redazione Pressa
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