Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
'Leggo sui quotidiani di oggi dell'uscita di Renzi dal Pd. Non posso non esprimere il mio sconcerto per una decisione che rischia di compromettere il cammino intrapreso ormai 12 anni fa e che, con fatica e perseveranza, ho contribuito a costruire'. Così un renziano doc come il presidente della Provincia di Modena Gian Domenico Tomei boccia l'uscita di Renzi dal Pd. Tomei è uno dei pochi renziani modenesi ad esternare sui social il proprio disappunto. Attendisti gli altri.
'Ricordo ancora i chilometri 'macinati' in auto insieme a Stefano Bonaccini, girando palmo a palmo tutta la nostra provincia nei mesi e nelle settimane che hanno preceduto quello storico 14 ottobre 2007, raccontando alla nostra gente di un nuovo partito, inclusivo e coeso, aperto e proiettato nel futuro. Quel futuro è oggi e non possiamo lasciare che tutto il patrimonio di relazioni e di conquiste, si disperda.
Oggi più che mai ci serve il Partito Democratico, le nostre energie, esperienze, culture, debbono essere condivise e non separate.
Ricordo che l'allora segretario regionale Salvatore Caronna disse, scherzando: 'Il Pd sarà straordinario, perchè tiene insieme Canovi, che organizza i picchetti davanti alle fabbriche, e Tomei, che organizza come forzare i picchetti davanti alle fabbriche'. In quell'iperbole c'è il senso profondo della nostra storia e di una direzione che non dobbiamo smettere di seguire - continua Tomei -. Chi mi conosce sa che ho vissuto con sofferenza questa crisi di governo e con altrettanta preoccupazione la sua risoluzione. Mai e poi mai avrei voluto e immaginato di stare fianco a fianco ai 5stelle, ma l'alternativa leghista sovranista sarebbe stata senza dubbio peggiore e pericolosa per le istituzioni democratiche. Per queste ragioni, io continuerò a lavorare perchè il Partito Democratico continui ad essere una comunità plurale che possa rappresentare le varie sensibilità politiche e culturali che l'hanno costituita. Questo è quello di cui ha bisogno oggi il nostro Paese'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>