e-work Spa
Onoranze funebri Simoni
La Pressa redazione@lapressa.it Notizie su Modena e Provincia
Logo LaPressa.it
Facebook Twitter Youtube Linkedin Instagram Telegram
progettiQuelli di Prima

In fila davanti alla farmacia: vaccinati e non vaccinati in una società allo sbando

La Pressa
Logo LaPressa.it

Sono i marciapiedi davanti alle farmacie i nuovi avamposti dei gironi infernali creati dal Governo italiano per (non) gestire l'emergenza Covid


In fila davanti alla farmacia: vaccinati e non vaccinati in una società allo sbando
Paypal
Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.

In fila davanti a una farmacia con tosse, raffreddore, con figli positivi a casa e nonni in macchina ad attendere. In fila ad aspettare un tampone rapido il cui esito era - fino a poche settimane fa - troppo incerto per poter essere sufficiente e che oggi improvvisamente, poichè lo Stato non ha più la forza di fare i molecolari, offre la certezza dell'essere positivo o negativo. Indipendentemente dai sintomi.

In fila, mescolati, spesso senza distanziamento alcuno, spesso costretti a sfiancanti attese. In fila appiccicati, intirizziti, con a malapena una mascherina sulla bocca, mentre la tv continua a trasmettere immagini di medici e infermieri vestiti come dovessero andare su Marte. 'Io ho fatto la terza dose due settimane fa - dice un uomo con gli occhiali sulla testa pelata -, ma sto male. I miei figli a casa sono positivi'.

Lo dice candidamente. La farmacista lo guarda, gli dice che coi sintomi non bisogna lasciare casa. E allora si alzano altre tre, quattro mani. 'Qui tutti hanno sintomi' - dice qualcuno dalla fila. I tamponi positivi sono una marea, la privacy non esiste. I nomi vengono detti ad alta voce. Ormai vale tutto. Succede in un Comune alla periferia di Modena, ma è una scena che - come ci scrivono molti lettori - si ripete. Tutto, pur di andarsene da quella maledetta fila. Per tornarsene a casa dove si attenderà, spesso invano, per giorni una telefonata dall'Ausl, con quarantene (e lo testimoniano ancora una volta le lettere che giungono in redazione) che durano anche 20-25 giorni. Settimane di silenzio, senza che una voce al telefono dica cosa fare.

Ed è davanti a quelle farmacie che si respira il fallimento di un modello sociale.

Anche al di là dell'assurdità del Green Pass. Vaccinati e non vaccinati, insieme, in fila per motivi diversi. I primi perchè malati o conviventi di malati o per ottemperare a obblighi che rendono la triplice vaccinazione inutile, i secondi, a volte anche loro malati, spesso costretti al test per poter lavorare. Ovviamente finchè il test sarà sufficiente, finchè il Governo non deciderà che il tampone non basterà più per poter godere del diritto al lavoro. Per sostenere la propria famiglia. Finché il Governo non deciderà che insieme in fila si può stare, ma al lavoro no. Nemmeno col tampone. I primi liberi, i secondi definitivamente emarginati.

Allora sono davvero i marciapiedi davanti alle farmacie i nuovi avamposti dei gironi infernali creati dal Governo italiano per (non) gestire l'emergenza Covid che, intanto, fregandosene delle ideologie e dei green pass per 'immunizzati' è tornato a riempire gli ospedali. Avamposti che hanno sostituito le vergognose code chilometriche davanti agli hub vaccinali di cui abbiamo dato conto tragicamente, il tutto in un Paese col record di persone vaccinate, alle quali era stata promessa l'immunità ed invece è stata consegnata la fila. Davanti alle farmacie, appunto. Farmacie, avamposti di una società impaurita, terrorizzata e in balia della sempre nuova, ennesima, decisione presa a Roma da qualcuno che può permettersi di prenderla, quella decisione, proprio facendo leva sulla paura.
Giuseppe Leonelli

Foto Italpress

Redazione Pressa
Redazione Pressa

La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 

Articoli Correlati
Modena, il film 'La morte negata' alla sala Ulivi
Societa'
08 Marzo 2024 - 14:45
Finchè c'è vita c'è Speranza
Le Vignette di Paride
19 Febbraio 2024 - 10:14

Contattaci
Quelli di Prima - Articoli Recenti
... E ci passavi cosìtanto tempo che..
Per poi ritornare...
03 Gennaio 2014 - 23:39
Libera, le consulenze di Enza Rando
L'avvocato, membro del cda Crmo, nel 2015 ha avuto da Bonaccini un incarico da 25mila euro
02 Gennaio 2014 - 19:36
Quando la Rando scrisse che Prima ..
Le consulenze da migliaia di euro della Numero 2 di Libera
02 Gennaio 2014 - 18:25
Dia: 'Mafie integrate in Emilia'
Cutresi ?perfettamente integrati? E la Camorra ora à più presente?
02 Gennaio 2014 - 13:54
Quelli di Prima - Articoli più letti
Libera, le consulenze di Enza Rando
L'avvocato, membro del cda Crmo, nel 2015 ha avuto da Bonaccini un incarico da 25mila euro
02 Gennaio 2014 - 19:36
Quando la Rando scrisse che Prima ..
Le consulenze da migliaia di euro della Numero 2 di Libera
02 Gennaio 2014 - 18:25
Dia: 'Mafie integrate in Emilia'
Cutresi ?perfettamente integrati? E la Camorra ora à più presente?
02 Gennaio 2014 - 13:54
Brindiamo tutti con Casari
Che non manchino mai sorrisi e vittoria
01 Gennaio 2014 - 20:06