'L'intervento pubblicato ieri sulla vostra testata, a commento della vicenda giudiziaria che coinvolge in primo luogo un dipendente tecnico-amministrativo del nostro Ateneo, offre un’occasione utile per ristabilire alcuni fatti essenziali, che sembrano sfuggire a chi si è affrettato a trarre conclusioni tanto gravi quanto infondate'. Così il rettore Unimore Carlo Adolfo Porto introduce l'intervento in replica alle considerazioni fatte dal
consigliere Capogruppo Lega Giovanni Bertoldi nel merito delle risultante delle indagini della Guardia Di Finanza. E rispetto alle quali il Rettore entra nel merito spiegandone la genesi.'L’azione giudiziaria in corso prende le mosse da una denuncia-querela presentata dall’Università di Modena e Reggio Emilia. È stato l’Ateneo, e non altri, ad attivare i controlli, a rilevare le anomalie, a segnalarle alle autorità competenti e ad avviare le procedure di recupero. Ad oggi, oltre un terzo dell’importo complessivamente contestato è già rientrato nella disponibilità dell’Università. È lecito, da parte di chiunque, auspicare percorsi di rinnovamento per l’Università, ma il farlo sovrapponendo valutazioni generiche e allarmistiche, affermazioni su “corruttele diffuse” o presunti “gruppi spregiudicati”, rischia di sconfinare nell’invenzione. L’Università opera quotidianamente attraverso strutture complesse, formate da centinaia di persone, e sa distinguere tra singoli comportamenti scorretti e la salute complessiva del sistema amministrativo'.
Prosegue il rettore: 'Colpisce poi la leggerezza con cui si parla di “chiusura” dell’Ateneo, o di ostacoli posti a chi proviene da altri contesti accademici.
Chi è realmente informato, o semplicemente chi si prende il tempo di leggere i dati, sa che l’Università di Modena e Reggio Emilia partecipa con continuità a progetti di ricerca europei, coordina dottorati internazionali, attira studiosi e studiose da numerosi Paesi ed è parte attiva di una rete scientifica ampia, autorevole e aperta. Nel triennio 2018-2020, la percentuale di professori assunti dall’esterno ammontava al 18% del totale; nel triennio 2021-2023, è salita al 28%. Questi sono i fatti. Le formule generiche sulla scarsa attrattività risultano quindi del tutto infondate. Quanto alla prossima elezione rettorale, si tratta di una fase fisiologica e regolata da norme precise. Il confronto sul futuro dell’Ateneo è in atto, come accade regolarmente in ogni istituzione viva, e si fonda sul merito delle proposte, non sul clamore di chi tenta di inserirsi nel dibattito senza conoscerne i contorni, le dinamiche o i linguaggi'.'Infine, in riferimento a chi ritiene che il rapporto tra Ateneo e città sia stato trascurato, si rassicura che i rapporti con le Amministrazioni comunali di Modena e di Reggio Emilia sono solidi, costanti e orientati alla piena collaborazione istituzionale.
L’Università di Modena e Reggio Emilia continuerà a esercitare la propria funzione di servizio pubblico lontano dalle semplificazioni, dai riflessi condizionati e dalle narrazioni costruite ad arte, senza il peso delle responsabilità ma con l’urgenza di dire la propria, anche a costo di ignorare i fatti' - conclude il Rettore Unimore.