La Pressa redazione@lapressa.it Notizie su Modena e Provincia
Logo LaPressa.it
Facebook X Youtube Linkedin Instagram Telegram

Spazio ADV dedicata a LG
Spazio ADV dedicata a Tradizione e sapori di Modena
Spazio ADV dedicata a LG
Articoli Politica

'Italia fanalino di coda in Europa per salari e occupazione femminile'

'Italia fanalino di coda in Europa per salari e occupazione femminile'

'Cresce l’occupazione ma i salari arrancano: i salari reali nei servizi sono nel 2024 del 10% sotto il livello del 1995'


1 minuto di lettura

Spazio ADV dedicata a Tradizione e sapori di Modena

'Nessuno nega che in Italia, come in tutta Europa, l’occupazione sia cresciuta significativamente dopo la pandemia, pur lasciando il nostro paese ultimo in Unione (a fine 2024: 67,1% contro una media UE del 75,8%). Quello che ci preoccupa, è che questa crescita sia trainata dalle classi di età più alte, con la forza lavoro che invecchia, più velocemente di quanto invecchia la popolazione'. A dichiararlo sono i parlamentari modenesi del Pd Stefano Vaccari e Maria Cecilia Guerra.
'Quello che ci preoccupa è che l’occupazione delle donne resti di 18 punti percentuali più bassa rispetto a quella degli uomini. Quello che ci preoccupa è che i nostri giovani entrano sul mercato del lavoro con contratti di lavoro precari, e che il governo ampli continuamente le maglie per il ricorso al lavoro a termine e somministrato. Quello che ci preoccupa è che cresce l’occupazione ma i salari arrancano, che i salari reali nei servizi sono nel 2024 del 10% sotto il livello del 1995 - chiudono Vaccari e Guerra -. Che, in definitiva, si continui a sostenere un modello di sviluppo centrato non sulla innovazione ma sulla compressione dei salari'.

Foto dell'autore

La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, sociale ed ec...   

La Pressa
Logo LaPressa.it

Da anni Lapressa.it offre una informazione indipendente ai lettori, senza nessun finanziamento pubblico. La pubblicità copre parte dei costi, ma non basta. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci segue di concederci un contributo. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, è fondamentale.

Articoli Correlati