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'I cittadini modenesi raggiunti dall'sms 'elettorale' in favore della formazione politica di Katia Parisi, direttrice di Caf Italia, ricordano un altro esercito di cittadini modenesi, quello dei 4.821 lavoratori di un sindacato, F.N.A. (Federazione Nazionale Agricoltura), il cui segretario modenese, Eugenio Paldino, il 4 settembre 2017 portò all'attenzione dell'Ispettorato del Lavoro di Modena l’esistenza di un esercito di braccianti modenesi iscritti a F.N.A. Ciò al fine di sostenere la candidatura della F.N.A. al tavolo della Commissione INPS modenese che si occupa della Cassa Integrazione Agricola'. Così in una nota la Cgil di Modena.
'Ora ci si può chiedere cosa c'entra CAF Italia con F.N.A. È molto semplice: F.N.A. è il proprietario (100%) di CAF Italia, la cui attività pare sia rivolta in prevalenza ad iscritti F.
N.
A.
Qualcuno dovrà verificare gli intrecci di tutto questo, tenendo presente che, numeri alla mano, insieme agli iscritti delle altre organizzazioni sindacali modenesi, ci sarebbero in provincia di Modena un numero di iscritti ai sindacati agricoli superiore agli stessi lavoratori dell'agricoltura (circa 10.000). Quindi è legittimo dubitare del sistema di adesione fatto attraverso il servizio di Caf Italia che potrebbe far risultare una parte dei propri utenti quali iscritti al sindacato dell’agricoltura F.N.A, a prescindere dal fatto che siano pensionati, lavoratori metalmeccanici o del commercio, o di altri settori. Inoltre, pur avendo un così alto numero di iscritti, la FNA non è rappresentata nei luoghi di lavoro, non risultano cioè delegati FNA che partecipino a tavoli di trattativa. La mancanza di una normativa legale sulla rappresentanza sindacale sta generando un utilizzo degli 'iscritti' di dubbia legittimità.
La proliferazione di Contratti Nazionali di Lavoro (ormai quasi 900) e di sigle sindacali ne è un esempio - chiude la Cgil -. Come sono altrettanto inquietanti gli ultimi casi modenesi degli SMS elettorali inviati a sostegno della candidatura di Katia Parisi, capolista per Modena Solidale, attingendo ai dati di Caf Italia coperti da privacy e dei lavoratori agricoli di F.N.A. Tutto ciò deve portare tutti ad alzare il livello di controllo, per evitare rischi di inquinamento della vita politica ed associativa della nostra provincia'.
La richiesta dimissioni
Intanto Modena Volta Pagina chiede 'le dimissioni di Katia Parisi, rappresentante di Modena Solidale, dal ruolo di consigliera in Consiglio Comunale. Chi ha fatto una campagna elettorale utilizzando impropriamente ed a fini personali un CAF, che è finanziato dallo Stato per compiti di servizio ai cittadini, è politicamente incompatibile col ruolo di rappresentante dei modenesi nel consesso comunale - afferma il gruppo non eletto in Consiglio comunale -. Nel caso la consigliera Parisi non intendesse farlo, chiediamo al Sindaco e al Presidente del Consiglio di invitarla alle dimissioni. Ciò in quanto, al di là di possibili violazioni delle norme, le modalità di conduzione della campagna elettorale si è rivelata politicamente incompatibile con il compito di rappresentare i cittadini'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>