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'Mentre la sinistra modenese, forse per dimenticare le proprie divisioni interne e il vertiginoso calo di consensi, si occupa principalmente di questioni storiche o “geopolitiche” (nell’ultimo consiglio comunale si è discusso ancora una volta sulla “necessità” di educare le giovani generazioni ai valori dell’antifascismo), la città di Modena deve fare i conti con le problematiche quotidiane. Il furto con scasso avvenuto ai danni di un esercizio commerciale di Corso Canalchiaro, salito agli onori della cronaca locale, riporta drammaticamente all’attenzione i problemi che oggi vivono in particolare i piccoli e medi commercianti del centro storico: alti costi di gestione (canoni di affitto dei locali insostenibili e al contempo difficoltà ad accedere ai canali di credito e assicurativi), crisi dei consumi, burocrazia e tassazione asfissianti, insicurezza e criminalità quotidiane'.
Così in una nota i leghisti Stefano Soranna e Antonio Baldini, i quali parlano a nome della segreteria cittadina (voci insistenti danno il segretario Filippo Panini a un passo dall'addio all'incarico).
'Il centro cittadino, e con esso i negozi e le botteghe storiche che lo compongono, dovrebbe essere il fiore all’occhiello della città, delle sue tradizioni e del suo prestigio; invece è abbandonato a se stesso a discapito delle grandi catene commerciali e degli ipermercati. Basti pensare che la zona centrale dove è avvenuto il furto, come appunto lamenta chi ci vive e lavora, è sguarnita di telecamere, che al contrario si trovano all’ingresso della zona a traffico limitato (ma queste ultime servono al Comune per “fare cassa” e a sanzionare paradossalmente gli stessi commercianti del centro, costretti a districarsi tra fasce orarie per non incorrere in multe salate) - chiudono Soranna e Baldini -.
Le telecamere, beninteso, da sole non bastano senza politiche generali e investimenti seri sulla sicurezza (che comportano una “visione” generale delle problematiche ad essa connesse impossibile per chi per anni ha accusato “le destre” di volere attuare politiche “securitarie”), ma almeno potrebbero essere un utile deterrente e favorire l’individuazione dei responsabili di reati contro la persona e il patrimonio. Il nostro scopo come (attuale) forza di opposizione sarà quindi di riportare al centro dell’agenda cittadina la salvaguardia del centro storico e recepire innanzitutto i suggerimenti e le proposte concrete delle associazioni di categoria: gli slogan renziani o il protagonismo mediatico a cui ci ha abituati il Sindaco nonché Assessore alla (in)sicurezza Muzzarelli, senza la capacità di interagire con i corpi sociali, sono un ritornello a cui i modenesi di buon senso non credono più'.
Redazione Pressa
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