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Non solo contro Giancarlo Muzzarelli, anche la competizione interna alla coalizione di centrodestra che sostiene Stefano Prampolini sta aumentando col passare della campagna elettorale.
La Lega modenese si sta caratterizzando sempre più come il partito della nuova destra anche a Modena e il connubio con il circolo identitario (che raccoglie consensi in crescita intorno a sè) La Terra dei Padri sta diventando granitico.
La figlia del fondatore del circolo La Terra dei Padri, Fabio De Maio, Beatrice, è infatti uno dei nomi di punti della lista leghista.
'Sono una giovane mamma di 26 anni che ha deciso di mettersi in gioco per cercare di rendersi utile alla sua comunità e alla sua città, ringrazio la Lega Modena per la fiducia accordatami' - spiega Beatrice De Maio, foto sotto con Salvini, che non era potuta essere alla presentazione della lista Lega per un problema di salute, fortunatamente superato.
Da Beatrice De Maio è arrivata anche, sempre tramite i social, una risposta a Muzzarelli che aveva lanciato dal palco di piazza Matteotti un duro attacco a Casapound e al neo fascismo che - a suo dire - sta montando nel Paese.
'Durante il comizio di sabato scorso il sindaco Muzzarelli si é scagliato contro quelli che secondo lui sarebbero i veri pericoli che incombono su Modena, quelli rappresentati da (chi lo avrebbe mai detto) fascisti, razzisti. Il suo severo monito é salito da Piazza Matteotti verso la Lega che dovrebbe recidere i 'legami con queste minacce'.
La domanda é: ma il sindaco ha vissuto in questi anni la stessa realtà che hanno avuto sotto gli occhi i cittadini modenesi? Verrebbe quasi da dubitarne, quando scorriamo alcune delle immagini che hanno tristemente accompagnato la legislatura che si sta per chiudere, ecco solo qualche citazione di fatti accaduti: vandalismi ripetuti contro monumenti ed edifici del centro storico, con la firma chiara di sinistri teppisti, incendio doloso del Circolo La Terra dei Padri, fatto oggetto di altre minacce ed intimidazioni, incendio delle auto di un dirigente di Forza Nuova, odiosi e ripetuti vandalismi contro il cartello di via Ramelli che ricorda il militante del Fronte della Gioventù, massacrato a Milano da un commando di Avanguardia Operaia nel 1975, violenti scontri in occasioni di varie manifestazioni di centri sociali ed estrema sinistra, culminati il 15 dicembre 2017 in scene di guerriglia urbana e cariche delle Forze dell'Ordine per contenere i 'bravi antifascisti' che volevano marciare contro un presidio, regolarmente autorizzato, contro lo Ius Soli. Muzzarelli pure allora si era scagliato in maniera preventiva contro l'iniziativa sullo Ius Soli che, guarda caso, si svolse in maniera regolare
'.
Temi fortemente identitari di destra che stanno prosciugando il tradizionale bacino di voti dell'ala ex An di Forza Italia ma soprattutto di Fratelli d'Italia Modena che ieri ha accolto Giorgia Meloni. Insomma, oggi la nuova Destra a Modena e quella della Terra dei Padri, sdoganata dall'angolo settario in cui si era posta e che diventa punto di riferimento comune, con buona pace dei partiti tradizionali.
Giuseppe Leonelli
Redazione Pressa
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