Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
'Modena perde la governance delle fiere e al territorio restano solo briciole. E' ciò che avevamo previsto ma nessuno ci ha ascoltato'. Il movimento cinque stelle Modena (nella foto il consigliere Enrica Manenti) insorge così sull’uscita del Comune di Modena dalla compagine societaria di Modena Fiere.
'Era il 29 settembre scorso e, in sede di discussione del Bilancio consolidato 2021 avevamo esposto i gravi problemi di Modena Fiere spa, società partecipata del Comune di Modena.In quella occasione, rilevando i dati molto negativi del bilancio, in base alla serie storica solo in misura contenuta dipendenti dalla pandemia e dalla crisi energetica, esprimevamo forti preoccupazioni, soprattutto perché non si intravedeva un piano serio di rilancio. Ricordiamo molto bene come, dai banchi della Giunta, ci venne risposto che era già stato pensato un piano sfidante che, però, incalzata dalle domande in Commissione, l’assessore Ferrari ridusse all’elenco delle tradizionali manifestazioni fieristiche che da sempre vengono tenute a Modena – affermano i cinque stelle -.
Considerato che il piano sfidante consisteva nell’elencazione di un programma di fiere coincidenti con quelle che si sono tenute anche negli anni precedenti e che hanno portato a un risultato in negativo, abbiamo evidenziato come in questo modo avremmo inevitabilmente assistito alla dismissione della partecipazione del Comune a Modena Fiere spa, a beneficio degli altri soci (tra cui Fiere Interazioni di Bologna spa, partecipata dal comune felsineo). Oggi ci viene comunicata la necessità per il Comune di Modena di cedere la partecipazione in Modena Fiere perché, con 4 degli ultimi 5 bilanci in rosso, il TUSP (Testo Unico delle Società Partecipate) impone la ricapitalizzazione o la cessione di tutte le quote'.
'Questo comporta la perdita non solo della governance, ma anche del controllo e della possibilità di programmazione delle manifestazioni fieristiche nella nostra città.
Ecco che, come da noi previsto un anno fa, ora dipendiamo totalmente da altri – continuano i cinque stelle -, in particolare da Fiere Internazionali di Bologna spa e, quindi, dal Comune di Bologna, che chiaramente avranno tutto l’interesse a spostare, nel tempo, le manifestazioni fieristiche più prestigiose nel capoluogo regionale, lasciando a Modena le briciole. Questa situazione esprime l’incapacità di questa Amministrazione di programmare, con una visione attenta e innovativa, l’attività di promozione di un Polo fieristico importante in un città come Modena, che è centro di eccellenza in tanti settori produttivi e che ha sempre ospitato eventi attrattivi a livello nazionale e non solo. Primo tra tutti Skipass. Ora il rischio concreto è anche quello di ridurre una struttura come il polo fieristico della Bruciata, che è di proprietà comunale, dispendiosa, inutilizzata e improduttiva cattedrale nel deserto. A ciò, poi, si aggiunga che il valore di cessione delle quote sarà quasi certamente pari a zero, considerata la nulla appetibilità di partecipazioni in una società che presenta passività così gravose. Sono, però, le politiche complessive in tema di partecipate di questa amministrazione ad essere clamorosamente sbagliate e penalizzanti per Modena e per i cittadini modenesi. Avevamo invocato scelte diverse che non sono state fatte; indicando come fosse necessario un rilancio serio del settore fieristico in città, attraverso un piano innovativo e ambizioso e, dall’altro, come invece fosse stata sbagliata la scelta di cedere la maggioranza della partecipazione in Farmacie Comunali spa, società inserita in un settore strategico e che produce bilanci decisamente in positivo'.
'Invece, il Comune, da un lato, ha scelto di cedere partecipazioni in Farmacie Comunali spa, che presenta utili importanti peraltro in un settore strategico, e, dall’altro, si trova costretto a cedere, senza alcun introito, quote di Modena Fiere spa, in conseguenza di bilanci in rosso in una situazione in cui è totalmente mancata una programmazione ed un piano industriale efficace. Torniamo al solito punto: se questa Amministrazione ascoltasse anche le forze politiche di opposizione come la nostra, che, con grande senso di responsabilità, si mettono in gioco e lanciano proposte e suggerimenti concreti, ne trarrebbe beneficio tutta la cittadinanza. Invece, a prevalere sono sempre il pregiudizio e la protervia, con i risultati, però, che sono oggettivamente sotto gli occhi di tutti' - chiudono i grillini.