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Nessun invito alla Festa dell'Unita' di Bologna? 'Vivremo lo stesso, dormiremo serenamente'. Alza le spalle Vladimiro Ferri, coordinatore di Mdp a Bologna, che parlando alla Dire commenta con amarezza la decisione dei vertici del Pd locale di non invitare nessun esponente degli scissionisti all'edizione di quest'anno della kermesse democratica a Parco Nord. 'Questo e' il primo anno che non vado a lavorare alla Festa dell'Unita'', ammette il coordinatore di Mdp a Bologna, anche se comunque alla kermesse Pd al Parco Nord 'ci andro' sicuramente. Non abbiamo nulla contro il popolo della festa, anzi ci unisce molto: e' un nostro interlocutore. Cio' che ci divide sono le scelte politiche della classe dirigente'. Come Mdp, sottolinea Ferri, 'abbiamo scelto una strada molto alternativa al Pd. Se loro preferiscono parlare con Casini e Galletti ne prendiamo atto. Noi troveremo tempi, modi e spazi per mettere in campo le nostre proposte'.
Mdp a Bologna sta organizzando infatti 'un appuntamento importante per fine settembre- spiega Ferri- una festa di finanziamento su piu' giorni, in un luogo che ci possa connotare rispetto alla nostra proposta programmatica.
Qualcuno ha parlato di una fabbrica, ma e' una battuta'. Pero' il senso e' quello: trovare un luogo simbolico dove mettere in piedi la prima festa di Mdp sotto le Due torri.
Dispiaciuto per il mancato invito di Mdp alla Festa dell'Unita' di Bologna e' anche l'assessore regionale Massimo Mezzetti. 'Ma mi dispiace da tempo- sottolinea, parlando alla Dire- col passare degli anni la festa e' diventata sempre piu' un confronto autoreferenziale tra le correnti del partito'. Nel Pd, critica Mezzetti, 'c'e' un restringimento dell'area del confronto, non da adesso ma da anni. E' un impoverimento che va a detrimento del dibattito politico generale'.
Mezzetti fa riferimento sia al caso della Festa dell'Unita' di Bologna, dove gli unici non Pd invitati sono i centristi Gianluca Galletti e Pierferdinando Casini, sia quello di Modena, dove addirittura alla festa non ci sono ospiti esterni ai democratici.
A Reggio Emilia, invece, e' atteso il leader di Campo progressista, Giuliano Pisapia, mentre a Firenze e' stato invitato uno dei fondatori di Mdp, Enrico Rossi. Nel capoluogo emiliano, punge dunque Mezzetti, 'evidentemente c'e' un nervo scoperto verso gli ex. Ma e' anche un segno di debolezza del Pd, che si chiude nelle occasioni pubbliche e ha timore del confronto'. Le Feste dell'Unita', ricorda l'assessore, 'sono nate come il luogo del confronto diretto tra le forze politiche. A fine anni '90 sono stato responsabile dell'organizzazione di due feste nazionali a Modena e invitammo anche esponenti del primo Governo Berlusconi', sottolinea Mezzetti.