
Prende forma il nuovo Dast, Distretto per l’Accelerazione e lo sviluppo della tecnologia che verrà realizzato nel comparto delle ex Fonderie. Il Programma di riqualificazione urbana (Pru) dell’area è stato illustrato oggi dall’assessora Anna Maria Vandelli, nel corso di una Commissione consiliare congiunta (Seta e Risorse) in vista del passaggio in Consiglio per l’adozione in variante agli strumenti urbanistici. Gli interventi del Programma rientrano a pieno titolo nelle aree di attuazione del piano di recupero europeo Next generation EU e negli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu. L’Amministrazione intende quindi partecipare al bando per la Rigenerazione urbana del ministero dell’interno finanziato con risorse derivanti dal piano di recupero europeo Next generation EU.
“Il progetto di recupero delle ex Fonderie – ha affermato l’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli – con la creazione di una nuova polarità per l’innovazione, rappresenta per Modena un’opportunità di sviluppo della città, senza consumo di suolo, in linea con gli obiettivi di rigenerazione che si è posta l’Amministrazione comunale nello sviluppo del Pug e con la legge regionale. La rigenerazione di luoghi dismessi o non utilizzati nella città esistente, come quello delle ex Fonderie, si configura come un intervento di rilevante interesse pubblico, a partire dal riconoscimento della valenza storico identitaria dell’area. Negli schemi di assetto del nuovo Piano urbanistico generale (Pug) il complesso è identificato come luogo cruciale di una delle piattaforme pubbliche su cui il Piano sceglie di investire”.
Il nuovo centro farà parte di un più ampio progetto che vedrà come attori l’Università e la Facoltà di Ingegneria, Democenter-Sipe, l’Autodromo di Modena-Marzaglia e l’area per la prova in città delle auto a guida assistita (Modena Automotive smart area, Masa, realizzata nell’ambito del progetto ‘Bando Periferie’ all’ex Mercato Bestiame.



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