’Nell’ambito delle misure di sicurezza e di prevenzione la discussione sull'utilizzo del taser come strumento di difesa e di deterrenza per gli operatori di Polizia Locale riveste notevole importanza. In particolare l’eventuale adozione di un tale strumento potrebbe offrire un supporto significativo nelle attività di pronto intervento contro persone maleintenzionate e spesso armate’. A intervenire sul tema sono Cristiano Gabriele e Davide Minichiello del Sulpl di Modena. ‘Va sottolineato che il taser è già stato testato in vari capoluoghi di provincia d'Italia (in Emilia Romagna anche dalla Polizia Locale di Ferrara e Piacenza) che hanno riscontrato buoni risultati sia dal suo utilizzo ma più spesso dalla sua presenza, per la sicurezza degli operatori e dei cittadini tenuto conto del costante aumento degli episodi di violenza e minaccia che si registrano negli ultimi tempi - continuano Cristiano Gabriele e Davide Minichiello -. In oltre l’80% dei casi è stata sufficiente la mera estrazione del taser (cioè il fatto che il dispositivo sia visibile) per neutralizzare il soggetto, evitando l’attivazione della scarica elettrica. Questo dimostra l'efficienza del taser non solo come strumento di difesa attiva ma anche come mezzo di dissuasione. Per questi motivi il Sulpl auspica che si possa iniziare una seria riflessione costruttiva e informata, priva di elementi ideologici ma basata su concreti elementi, su tale argomento per addivenire ad una possibile sperimentazione nello spirito di tutela e di sicurezza degli operatori e dei cittadini’.
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