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“Modena rimane tra i territori meno sicuri d’Italia: secondo i dati del Sole 24 Ore relativi allo scorso anno la nostra provincia è decima su 106 in termini di criminalità, e di certo anche in questo 2021 non sono mancati episodi di furti, rapine, truffe, spaccio, aggressioni e atti vandalici. I fatti di cronaca così come le statistiche parlano chiaro e dovrebbero far riflettere l’Amministrazione che non può continuare ad ignorare il problema”. Anche nel periodo di stop a ridosso del Ferragosto Alberto Bosi – in qualità di capogruppo consiliare di Lega Modena – riporta la questione sicurezza all’attenzione del Sindaco e della Giunta, ribadendo la necessità di agire quanto prima con provvedimenti seri.
“Non è possibile che i cittadini debbano girare per le strade guardandosi le spalle e con il timore di essere aggrediti o derubati, come non è giusto che si debbano organizzare autonomamente in gruppi nei vari quartieri per cercare di difendersi da soli: dovrebbero esserci le forze dell’ordine a presidiare il territorio e ad intervenire in caso di necessità per tutelarli” ha incalzato il vice capogruppo Giovanni Bertoldi. “Ormai Modena è in balia della criminalità. Per fare qualche esempio: la truffa ad un’anziana derubata da un finto ufficiale appena qualche giorno fa; la raffica di furti in abitazione dello scorso mese nella zona di via Pelloni; l’aggressione avvenuta in pieno giorno alla nostra collega Beatrice De Maio e quella agli agenti della Volante, entrambe per mano di stranieri irregolari sul territorio; o ancora la costante problematica dello spaccio di droga nelle aree più degradate della città.
Così non si può andare avanti”.
Tra i nuovi fenomeni criminali che di recente hanno interessato la città – e a cui il gruppo Lega ha voluto prestare particolare attenzione – vi è anche quello delle baby gang. “Bisogna fare qualcosa anche contro questi giovani teppisti che hanno tanto infastidito quanto danneggiato gli esercenti del centro storico con scorribande, risse e tentate estorsioni” ha fatto notare Bosi. Peraltro pochi giorni fa gli stessi esercenti hanno deciso di formare un comitato attivo a contrasto del fenomeno: speriamo presto di poterli incontrare, perché fatti del genere non sono tollerabili”.
Ancora una volta chiediamo che il Comune si decida una volta per tutte ad affrontare la questione e s’impegni realmente su questo fronte, con azioni e investimenti diretti o facendo appello alle istituzioni competenti di grado superiore, così da permettere un aumento dell’organico di Polizia, un conseguente incremento dei controlli, e un inasprimento delle leggi per garantire la certezza della pena. In aggiunta a questo, vorremmo anche capire per quale motivo il Sindaco non ha voluto cedere a nessuno la delega alla sicurezza, se poi non ha intenzione di agire concretamente con misure serie ed efficaci nella prevenzione e nel contrasto dei reati.
'Modena tra le province meno sicure d'Italia, l'Amministrazione si decida ad affrontare il problema '
Redazione Pressa
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