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'E’ stucchevole il dibattito sulla sicurezza che ha investito in questi giorni la Città. Ipocrita e ripetitivo, una commedia delle parti che viene rappresentata periodicamente e ininterrottamente almeno da trent’anni senza trovare un finale che sia definitivo. Qualcuno minimizza, altri ruggiscono, tutti sbraitano. Le autorità comunali prudenti invocano il leitmotive del disagio sociale, altra, statale, un po’ più concreta si azzarda a parlare di “zona rossa”, ma nessuno osa mettere il dito nella piaga cresciuta a dismisura in questi anni che ha reso impraticabile un perimetro cittadino che comprende stazione/viale Crispi, Novi Sad e Giardini pubblici'. A parlare è Maria Grazia Modena, capogruppo di ModenaxModena.
'L’insicurezza in tante altre zone della città dovuta alla concentrazione di persone, spesso ubriache, moleste e schiamazzanti, soprattutto nelle ore serali e notturne, o ad aggressive bande giovanili può venire allentata con interventi spot, ma frequenti, delle volanti delle varie polizie, che seppure non risolutivi, almeno “sminuzzano” e disperdono (in altre zone) il problema. Ciò che infesta il triangolo Stazione-Novi Sad-Giardini pubblici, dovuto al grave errore, che è sotto gli occhi di tutti, di aver lasciato crescere e incancrenire nel tempo qualcosa di molto più malefico e pericoloso: lo spaccio (il business) della droga, che è un reato da codice penale. Il business, i soldi, sono la vera causa che attira in quei luoghi un coacervo di disperati, tossicodipendenti, prostitute, senzatetto, (come denuncia un cittadino modenese), dove a volte ci scappa l’accoltellamento o addirittura il morto, e che ha creato una zona franca, impraticabile ai cittadini onesti, dominata dalla delinquenza. Per quel triangolo gli appelli al disagio sociale, ai giovani e alle famiglie sono inutili, la causa dell’impraticabilità di quei territori è lampante, è il business derivante dallo spaccio della droga, che va perseguito e stroncato una buona volta per tutte. Tolto quel bubbone sono certa che la corte dei miracoli, che ora staziona stabilmente in quelle zone, sparirà come d’incanto e, allora, finalmente si potrà ricominciare a ragionare seriamente di come restituire i due più preziosi parchi cittadini alla cittadinanza, alle famiglie, ai giovani perché li godano in tutto il loro splendore' - chiude la Modena.
Redazione Pressa
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