Articoli Politica

Modena, Vaccari (Pd): 'Zone rosse provvedimenti temporanei che non risolvono il problema'

Modena, Vaccari (Pd): 'Zone rosse provvedimenti temporanei che non risolvono il problema'

'Le zone rosse non proteggono la sicurezza dei residenti né dei turisti, aumentando invece la percezione di insicurezza'


3 minuti di lettura

Spazio ADV dedicata a Mivebo
'Quella dell’istituzione di Zone rosse non può essere una soluzione definitiva del tema sicurezza, ma solo un provvedimento temporaneo legato a particolari e contingenti situazioni di emergenza; e la sua adozione non deve in alcun modo distogliere da quelli che sono i due temi centrali: da un lato, la necessità che il Governo stanzi le adeguate risorse umane aggiuntive, che da anni vengono richieste a gran voce, altrimenti nessun provvedimento straordinario riuscirà a sortire l’efficacia sperata, rischiando invece di rivelarsi come le famose ‘gride’ manzoniane, una più minacciosa dell’altra, con un tono inversamente proporzionale agli effetti concreti che erano in grado di produrre; dall’altro, il fatto che, oltre che con la repressione, una sicurezza autentica e duratura si costruisce con la prevenzione e il controllo sociale del territorio, ovvero l’approccio proposto e attuato dal Comune di Modena e dai quartieri, con iniziative tese a ridurre le disuguaglianze, eliminare le aree di degrado, a condividere azioni di presidio delle aree con i cittadini, a integrare i posti di presidio dell’ordine come alla stazione delle corriere o in piazza Matteotti, a intensificare con le forze dell’ordine e PM le azioni preventive in alcune zone, a sottoporre a regole e maggiore misura sugli
Spazio ADV dedicata a Giovedì gastronomici
orari le attività di intrattenimento e pubblico servizio per garantire la convivenza con i residenti, a moltiplicare, d’estate e non solo, le occasioni di incontro e rivitalizzazione del centro storico e oltre'. A parlare è il parlamentare Pd Stefano Vaccari.
 

'È fuor di dubbio che il disagio dei cittadini vada preso sul serio, indipendentemente dai dati, perché chi non si sente sicuro non ne esce leggendo statistiche. Anzi, non accogliere questa paura e insicurezza, negandola, la fa gonfiare ancora di più, crea risentimento generalizzato, che qualcuno puntualmente cavalca. Dove c’è paura, lì c’è il sintomo di un disagio da ascoltare e comprendere; e da risolvere: con gli strumenti adatti, però. E a questo proposito, le zone rosse non proteggono la sicurezza dei residenti né dei turisti, aumentando invece la percezione di insicurezza, specialmente per chi abita al di fuori del perimetro di queste aree ‘interdette’ - continua Vaccari -. Le esperienze fatte finora a Firenze, Bologna, Milano, Napoli, Roma e Reggio Emilia hanno prodotto dati contrastanti: in alcuni casi emblematici, come Milano, diminuiscono il numero dei reati segnalati, ma in generale generano uno spostamento delle persone problematiche in altre parti della città, con il rischio che, a fronte di nuove zone rosse, si creino nuove zone nere.
Spazio ADV dedicata a Onoranze funebri Simoni
Ormai un’intera bibliografia di studi di sociologi e urbanisti ha dimostrato come la sicurezza urbana si garantisca non certamente con l’allontanamento di persone ‘indesiderate’ – perché più marginali? Più povere? Dell’etnia sbagliata? Di un’età sospetta? - dalle aree vetrina verso altre più remote o periferiche. Per questo chiediamo al Governo e ai suoi rappresentanti sul territorio di agire non ‘spostando il problema’ nelle periferie, ma nell’unico modo possibile e che loro compete, ovvero inviando forze dell’Ordine. Il Comune sta facendo la sua parte, Roma faccia altrettanto'.
Foto dell'autore

La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, sociale ed ec...   

La Pressa
Logo LaPressa.it

Da anni Lapressa.it offre una informazione indipendente ai lettori, senza nessun finanziamento pubblico. La pubblicità copre parte dei costi, ma non basta. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci segue di concederci un contributo. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, è fondamentale.

Articoli Correlati