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'Nelle varie mozioni presentate si parla di temi interessanti: interventi sul verde, ciclabilità, pedonalità, ma se non partiamo dal tema fondante che è quello dell’inverno demografico tra breve tutto questo sarà irrealizzabile. Con amarezza quindi prendiamo atto di come tutte le mozioni presentate dalla maggioranza su temi legati al sostegno della maternità, delle famiglie, dei genitori e delle giovani siano talmente generiche da risultare alla fine vuote di contenuto. Siamo di fronte a dichiarazioni di intenti destinate a restare sulla carta. Il tema è troppo serio per essere affrontato con questa modalità'. Così la capogruppo Fdi-Popolo della Famiglia, Elisa Rossini, è intervenuta oggi in Consiglio nel dibattito sulle mozioni al bilancio di previsione del Comune di Modena.
'Emblematica è la mozione dei colleghi di sinistra per Modena che si propone di rilanciare il progetto Modena Zero Sei.
Un documento che non può avere il nostro appoggio e che cerca un impossibile equilibrio tra l'esternalizzazione messa in atto dal Comune e il mantenimento del controllo pubblico. Questo voler mantenere un modello del passato, quello della governance diretta sulle scuole dell’infanzia è un modo per non considerare i cambiamenti in atto. A nostro parere occorre valorizzare e rivolgersi al privato che, tra l’altro, durante la pandemia sta dimostrando di saper affrontare le difficoltà gestendo strutture, bambini e famiglie in modo decisamente positivo. Occorre dare alle famiglie la vera libertà di poter scegliere se trascorrere con il bambino i primi anni di vita come è spesso naturale desiderio delle mamme, desiderio molte volte insoddisfatto perchè capita frequentemente che le mamme siano costrette a rientrare al lavoro per poter guadagnare ciò che serve per il sostentamento della famiglia, oppure se usufruire dei nidi per riprendere il lavoro.
A tale scopo sarebbe urgente introdurre il fattore famiglia e quindi un sistema di quantificazione della capacità contributiva che tenga conto del numero dei componenti della famiglia, delle loro caratteristiche e dei costi di accrescimento, come studio, cultura, sport'.
'Ribadiamo in questo contesto lo spirito della nostra mozione a riguardo che propone una misura a sostegno della maternità ricalcando la struttura dell’assegno di maternità che viene erogato dall’Inps ma che è gestito dal Comune per potenziarlo con una misura sostenuta dal Comune. E' previsto anche un avanzo di gestione di 5 milioni di euro che, se confermato, potrà essere messo a disposizione per l’attuazione di tale misura. Il Comune di Modena potrebbe studiare un vero e proprio “pacchetto famiglia” dove inserire tutte le misure a sostegno della famiglia e, quindi della natalità. Su questo - ricorda Elisa Rossini - siamo ancora in attesa della attuazione della mozione sull’emergenza denatalità approvata dal consiglio comunale nell’ottobre 2019 e in larga parte ancora inattuata. Vorrei anche citare il lavoro di Andrea Trenti, laureando in sviluppo e cooperazione internazionale, il quale ha realizzato uno studio dal titolo “Incursione semiseria nelle superiori modenesi del 2031”. Partendo dall’osservazione delle nascite in provincia e proiettandolo nel lungo periodo è giunto alla conclusione che nel 2035 spariranno due interi licei grandi come il Tassoni. Impossibile non soffermarsi su una prospettiva simile'.
Redazione Pressa
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