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Muzzarelli, quella 'grave leggerezza' su Caliendo impone il sì alle 900 case e a Gls

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Ecco perché Muzzarelli non può assolutamente dire no alle 550 case in via Vaciglio di Carlo Zini - presidente di Cmb -, alle 350 abitazioni in via Fratelli Rosselli di Mauro Galavotti - sempiterno presidente di Cme e uomo forte nella malconcia Cna - e a Gls


Muzzarelli, quella 'grave leggerezza' su Caliendo impone il sì alle 900 case e a Gls
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C'è un filo rosso che lega le discutibili scelte urbanistiche e le vicende del Modena Calcio. Nessuno, sia tra le poche voci timidamente critiche dentro la maggioranza, sia nelle file di una opposizione poco consistente e per certi aspetti pure ridicola, ha pensato bene di afferrare questo filo e mostrarlo alla città. Forse per dimenticanza. O forse semplicemente per disinteresse.

Da un lato la scelta di spianare la strada all'ampliamento del polo logistico di GLS ed alle quasi 900 abitazioni dei costruttori di riferimento del quadro politico che governa Modena. Dall'altro lato il conto di oltre 4 milioni di euro, pagato dai cittadini modenesi, che ignoravano dovessero rispondere dei mutui accesi presso il Credito Sportivo dal Modena Calcio qualora, come è accaduto, si generasse uno stato di insolvenza.

Due materie, queste, che presentano innanzitutto dei minimi comuni denominatori di carattere politico: su tutti, un'amministrazione della cosa pubblica fatta ignorando le regole del buon padre di famiglia e l'incapacità di prevedere le conseguenze di decisioni spericolate. Ma c'è un altro dato, che non può non essere ben presente al Sindaco Giancarlo Muzzarelli e che per questo immaginiamo sia fonte di crescente preoccupazione personale. Ha a che fare con quella che è stata definita da un giornalista non certo ascrivibile ai picconatori del sistema come Paolo Reggianini “una grave leggerezza”. La leggerezza, imputata al capo della Giunta ed a cui faceva riferimento Reggianini alcuni giorni fa dalle colonne del Resto del Carlino, riguarda, appunto, la mancata richiesta all'ex patron del Modena Calcio di una fideiussione personale per i mutui contratti dalla società sportiva con il Credito Sportivo e garantiti dal Comune di Modena.

Sarebbe bastato chiedere prudenzialmente a Antonio Caliendo che contro-garantisse i mutui con degli immobili o con dei titoli o con delle partecipazioni societarie. Ma anche semplicemente con una 'firma di un parente', richiesta a tutti i comuni mortali quando, privi di beni mobili e immobili, vanno in banca a domandare un prestito. Invece il Sindaco ha preferito fondare la propria scelta sulle voci che circolavano sul conto dell'ex presidente del Modena Calcio: “lo sapevano tutti che Caliendo non aveva una lira”, ha detto Muzzarelli in un incontro con la stampa.  Esponendo così la città al rischio di essere come si suol dire, escussa. Rischio che, come è noto, si è materializzato. 

La scelta, leggera, operata dal sindaco, di non pretendere dal suo (ex?) amico Antonio Caliendo una contro-fideiussione sugli oltre 4 milioni di euro di finanziamenti, ha finito quindi per creare un 'buco' per la corrispondente cifra nel bilancio comunale. Un ammanco che è stato doverosamente contabilizzato ed ha reso necessario percorrere l'unico sentiero possibile per far 'quadrare' i conti: l'accensione di un mutuo da parte del Comune. Ma il buco rimane. E da esso, in tempi elettoralmente caldi, potrebbe scaturire un ricorso alla Corte dei Conti, davanti alla quale il Sindaco potrebbe essere chiamato a rispondere di una accusa pesante: danno erariale.

In un quadro di questi tipo, un amministratore che sa far di conto come l'ex bancario Giancarlo Muzzarelli, non può permettersi di perdere nessuna occasione da cui possano derivare incassi più o meno cospicui per le casse comunali. Anche questo, oltre ad una vision sul futuro della città anacronistica, spiega perché Muzzarelli non può assolutamente dire di no alle 550 case in via Vaciglio di Carlo Zini - presidente di CMB -, alle 350 abitazioni in via Fratelli Rosselli di Mauro Galavotti - sempiterno presidente di CME e uomo forte nella malconcia CNA - , ed al nuovo polo di GLS in via Massarenti. Interventi, questi, che consentiranno di fare cassa grazie agli oneri di urbanizzazione conseguenti e di compensare il buco da 4 milioni causato dalla “grave leggerezza”. Buco a cui, stante le condizioni disperate in cui versa il Modena Calcio, andranno aggiunte decine di migliaia di euro per via del mancato incasso dell'affitto mensile dello stadio.

In questo momento, in sostanza, l'amministrazione comunale, costi quel che costi, non è in grado di rinunciare a flussi di liquidità necessari a recuperare parte dell'imprevisto esborso ed a sostenere i costi degli investimenti pianificati e delle manutenzione a strade, fogne, illuminazione pubblica, aree verdi, scuole, eccetera, che il 'Sindaco della marcia in più' ha in animo di realizzare entro la fine della consiliatura.

Il Re, dunque, è nudo non solo perché, grazie in particolare alla composta battaglia del comitato #Mobastacemento, sta emergendo agli occhi della cittadinanza il grande limite di questa amministrazione: l'illusione, in assenza di un piano strategico di sviluppo della città, di poter affrontare il presente e soprattutto il futuro con ricette vecchie, in cui l'urbanistica continua ad essere schiacciata su logiche ed interessi meramente edilizi. Il Re è nudo anche perché non sfugge come dietro a discutibili scelte edificatorie, condotte per giusta su preziose aree vergini, ci sia il tentativo, disperato, di rimediare al buco di bilancio causato da “grave leggerezza”.

Eli Gold

 


Eli Gold
Eli Gold

Dietro allo pseudonimo 'Eli Gold' un noto personaggio modenese che racconterà una Modena senza filtri. La responsabilità di quanto pubblicato da 'Eli' ricade solo sul dirett..   Continua >>




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