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Una sala piena ha accolto questa sera la proiezione di Modena al cubo, il film sulla ipertrofia urbana realizzato sette anni fa da Gabriele Veronesi. L'evento promosso da Volta Pagina ha visto l'adesione di Legambiente, Italia Nostra, Fiab, Comitato Modena Salute Ambiente, con il padre del Prg vigente Ezio Righi e il consigliere (ora di opposizione) Marco Chincarini a fare da moderatori.
Un evento che ha coinciso con la Commissione urbanistica sul varo dei nuovi alloggi in città.
Il documento di indirizzi definito a seguito dell’istruttoria delle 41 domande pervenute è stato presentato dall’assessore all’Urbanistica Anna Maria Vandelli alla commissione consiliare Seta per l’avvio del percorso per l’approvazione della delibera, in programma lunedì 17 dicembre.
Il provvedimento indica caso per caso l’esito delle valutazioni tecniche elaborate in applicazione dei criteri individuati dal Consiglio comunale approvando in giugno l’avviso pubblico.
Il numero dei nuovi alloggi che risultano dalle manifestazioni di interesse valutate positivamente è 267, rispetto ai 967 contenuti nelle richieste. In questo modo la programmazione della fase transitoria raggiungerebbe un numero complessivo di circa 2.700 alloggi, comprendendo anche quelli che il Prg vigente conferma in attuazione con intervento diretto, piani già in corso di attuazione, approvati o convenzionati.
Le istanze ammesse rappresentano la metà delle richieste: 20 su 41. E molte contengono prescrizioni il cui adempimento è condizione per l’ammissibilità effettiva. Delle altre istanze, sei sono state giudicate non pertinenti e 15 non ammesse. Tra queste, per esempio, le aree di via Fratelli Rosselli, di via Aristotele, di via Della Pietra, di via San Marone-Formigina; tutte le proposte relative alla realizzazione di Case residenza per anziani o insediamenti commerciali (già oggetto di programmazione comunale con specifici provvedimenti); quelle motivate esclusivamente da esigenze di valorizzazione dell’area; le aree F e G per realizzare residenza, tema che sarà affrontato nella definizione del Piano urbanistico generale.
Sono state valutate favorevolmente, invece, le istanze che richiedono la cancellazione dalla programmazione di aree d’espansione (in via Anesino, per esempio, si chiede che l’area torni agricola), gli interventi di recupero e riqualificazione, nonché le proposte di completamento di comparti la cui attuazione sia stata interrotta.
Tra i criteri valutati dai tecnici anche l’attuabilità in tempi celeri e certi degli interventi proposti, con garanzie di fattibilità da parte del soggetto imprenditoriale, e la conferma del nulla osta all’attuazione di quegli interventi già oggi attuabili tramite semplice permesso di costruire.
L'assessora Vandelli ha quindi evidenziato che “non si fermano i progetti di riqualificazione, sostituzione e rigenerazione e piena collaborazione alle imprese: gli ampliamenti delle aziende trovano sempre le porte aperte e così gli interventi che rigenerano a cui continueremo ad applicare le procedure semplificate e lo Sblocca Modena. Pertanto, anche se non hanno partecipato alla fase transitoria, potranno essere proposti gli interventi che hanno assolto agli obblighi negoziali e che non generano nuove urbanizzazioni”.