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'Il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli commenta con soddisfazione la decisione del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza di autorizzare per il 15 dicembre solo manifestazioni “in forma statica” e non un corteo e ricorda: “Il diritto di manifestare la propria opinione deve essere garantito, ma deve andare di pari passo con il senso di responsabilità e il rispetto della città”.'
E' quanto si legge nella nota stampa diffusa dal Comune di Modena poche ore dopo la notizia dell'autorizzazione, da parte del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal Prefetto, data alla manifestazione organizzata venerdì 15 dicembre a Modena dai gruppi 'Difendi Modena' e 'Cittadini modenesi', contro lo Ius Soli. Manifestazione che il Sindaco di Modena aveva chiesto alle autorità di vietare.
'Il sindaco nei giorni scorsi - si legge dalla nota del Comune - si era appellato alle autorità chiedendo di vietare il corteo annunciato il 15 dicembre da alcune organizzazioni che protestano contro la proposta di legge sullo “Ius soli”.
E allora, visto che il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, e di cui Muzzarelli fa parte, ha autorizzato la manifestazione che lo stesso Muzzarelli chiedeva espressamente di vietare, a che cosa è dovuta la soddisfazione del sindaco? La risposta, in una parola: corteo. Da distinguere da un presidio fisso. Che non toglie nulla al merito della manifestazione che il Sindaco appunto voleva vietare (accogliendo in toto la condanna espressa dal Partito della Rifondazione Comunista e dal Partito Comunista Italiano contro lo spettro dell'invasione neo fascista), ma ha a che fare con la forma della manifestazione che anziché in un corteo, si articolerà in tre presidi distinti (due pro e uno contro, quest'ultimo organizzato dal PD), in diversi luoghi della città, e di fatto in una forma di fatto anche più ampia e diffusa.
Soddisfatto quindi per la forma a presidio e non più a corteo della manifestazione, comunque autorizzata il Sindaco rilancia nuovamente l'accusa ai soggetti organizzatori della manifestazione. 'Modena e i modenesi - afferma Muzzarelli - non hanno bisogno di chi fomenta l’odio razziale, inneggia alla violenza e coltiva la cultura e i simboli del nazifascismo. A maggior ragione, pochi giorni dopo aver celebrato i 70 anni del conferimento della Medaglia d’oro al valor militare per la Guerra di Liberazione”.
Redazione Pressa
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