Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Da una parte Muzzarelli che - intervistato dalla Pressa - afferma: 'Io non sapevo nulla, lei lo sapeva? Risponda alla domanda! Lei lo sapeva? Io non lo sapevo', dall'altra la presidente modenese di Confagricoltura Eugenia Bergamaschi che afferma 'il sindaco è informato personalmente della situazione di grave degrado al campo abusivo di San Matteo da tempo e a giugno 2016 fece addirittura un sopralluogo'.

E' evidente che il problema non si limta alla banda criminale organizzata dedita al furto di bancomat - magari questo specifico reato Giancarlo Muzzarelli non lo sapeva - ma che a San Matteo vi fosse (e vi sia) una situazione esplosiva è noto e stranoto.
'Il primo giugno 2016 insieme al sindaco, venuto sul posto per una verifica degli argini, ho attraversato personalmente il campo rom - afferma Eugenia Bergamaschi -.
Che la situazione fosse grave lo ammise il sindaco stesso che infatti dopo una settimana concesse l'acqua ai nomadi abusivi pur di accontentare l'azienda sull'altro lato di via Canaletto dalla quale andavano a rifornirsi'.
'Ancora: a San Geminiano una serie di furti a San Matteo portò il sindaco a convocare un incontro per parlare della sicurezza nella zona e anche in quel caso venne sottolineato il problema nomadi eppure la pattuglia dei vigili a San Matteo l'ho vista una sola volta. Senza calcolare le interpellanze da parte di consiglieri di maggioranza e opposizione - continua la presidente di Confagricoltura -. Io sono avvelenata dalla rabbia.
Il provvedimento giudiziario che ha imposto la presenza dei nomadi in quel luogo è scaduto, e peraltro in questi mesi è stato un continuo via vai di camper e auto non penso molto compatibile con gli arresti domiciliari. Non solo, la presunta tutela dei minori non mi pare un motivo sufficiente per non sgomberare l'area. Siamo sicuri che in quelle condizioni i nomadi siano tutelati? In mezzo all'immondizia, alla polvere e ai falò? Poche settimane fa abbiamo assistito a un regolamento di conti tra bande con tanto di sprangate e auto frantumate. I minori così sono tutelati? Lasciare che attraversino via Canaletto all'improvviso o passeggino ai bordi della strada con l'asfalto (come dimostra la foto in alto) a 40 gradi è civile? Dobbiamo attendere una tragedia? Per molto meno a una mamma italiana i figli verrebbero portati via, ma siccome queste persone sono apolidi sono intoccabili? Allora divento apolide anche io'.
'Davvero sono allibita - chiude la Bergamaschi - Al di là della banda del bancomat, il sindaco non può dire di non sapere nulla: non può dire di non conoscere questa situzione di degrado e la delinquenza che essa alimenta'.
Leo
Giuseppe Leonelli
Direttore responsabile della Pressa.it.
Nato a Pavullo nel 1980, ha collaborato alla Gazzetta di Modena e lavorato al Resto del Carlino nelle redazioni di Modena e Rimini. E' stato .. Continua >>