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'Che Modena sia una città in continuo e generalizzato declino è un dato accertato. Le cose peggiorano di giorno in giorno in tanti ambiti dalla sanità alla sicurezza, alle imprese, al commercio, alla viabilità, per non parlare della inesistente cultura, dei servizi sociali, dell’accoglienza... L’immagine della città che si spegne in conseguenza della continua chiusura di negozi rappresenta benissimo un andamento che sembra inarrestabile, che neppure l’amministrazione comunale e i consiglieri di maggioranza hanno più l’improntitudine di negare come succedeva fino a poco tempo fa.
Oggi, tutt’al più, i loro sforzi lessicali sono rivolti a minimizzare le criticità, ma non più a negarle e questo riconoscimento ad un ottimista come me appare positivo, come il primo e indispensabile passo della nostra amministrazione per incominciare a programmare strategie e interventi in grado di affrontare e rovesciare un andazzo molto preoccupante prima che diventi inarrestabile. Ahimè, la smentita al mio ottimismo da parte del Comune arriva immediatamente. Apprendo, infatti, delle prossime nomine da parte del Comune dei vertici di alcuni enti, quali Seta spa, Amo, ForModena, Fondazione Cresci@mo, Fondazione Democenter-Sipe, strategici per il territorio in quanto spaziano dal trasporto pubblico, alla formazione professionale al trasferimento tecnologico'. Così il consigliere comunale Maria Grazia Modena attacca sulle candidature a partire da quella di Amo, nella figura dell'ex assessore Andrea Bosi.
'Quello che mi aspettavo da parte del Comune era un impegno a ricoprire quei punti nevralgici con persone qualificate di alto livello, capaci di svolgere un ruolo propulsivo, mentre, ahimè, si continua a seguire il solco tracciato dai sindaci precedenti, da cui tutti a parole ora fingono di prendere le distanze. Infatti, invece di rivolgersi a manager competenti, attraverso selezioni meritocratiche, si va su persone che, pur con tutto il rispetto che meritano, presentano l’inconfondibile tratto di “merito” comune di aver servito il potere locale sia attraverso l’impegno politico diretto oppure avendo svolto attività in quello stesso ambito politico. Incarichi politici strategici sviliti a rendite di posizione, alla faccia delle competenza e dei bei discorsi di una svolta, sbandierati da sindaco e giunta, che stiamo aspettando oramai da quasi un anno, ma che ad ogni appuntamento viene rimandata' - chiude la Modena.
Redazione Pressa
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