Articoli Politica

Pari opportunità di genere, Regione Emilia Romagna ha speso 1 miliardo in un anno

Pari opportunità di genere, Regione Emilia Romagna ha speso 1 miliardo in un anno

Un dato pari all’8% del bilancio regionale, in crescita del 24,5% nell’ultimo triennio


1 minuto di lettura

Spazio ADV dedicata a Tradizione e sapori di Modena

Oltre 1 miliardo di euro 'per superare ritardi, discriminazioni e promuovere una reale parità di accesso e opportunità in tutti i settori: lavoro, sanità, servizi, istruzione, cultura'.
A tanto ammontano le risorse che nel corso del 2022 la Regione ha destinato, direttamente o indirettamente, alle politiche femminili: un dato pari all’8% del bilancio regionale, in crescita del 24,5% nell’ultimo triennio.
A certificarlo il Bilancio di genere 2022 online in questi giorni.
'Questo Bilancio è uno strumento fondamentale per orientare le politiche della Regione in un’ottica di genere. Cercando di comprendere i meccanismi che sono alla base delle disparità tra uomini e donne per correggerli e partendo dalla consapevolezza che una società più attenta ai diritti delle donne è una società più equa e inclusiva per tutti - spiega l’assessora regionale alle Pari opportunità, Barbara Lori -. È un lavoro complesso, che richiede un’importante fase di analisi e di confronto e che possiamo realizzare grazie al contributo di tante professionalità che operano in questa Regione. E che anno dopo anno diventa l’occasione per fare il punto sulle nostre politiche. È sul rispetto dei diritti che le nostre comunità possono crescere in modo sano ed equilibrato'.
In cima alle voci di spesa, quella sanitaria e sociale con il 67% del totale, seguita a pari merito dagli interventi in campo culturale ed economico (14%).

Foto dell'autore

La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, sociale ed ec...   

La Pressa
Logo LaPressa.it

Da anni Lapressa.it offre una informazione indipendente ai lettori, senza nessun finanziamento pubblico. La pubblicità copre parte dei costi, ma non basta. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci segue di concederci un contributo. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, è fondamentale.

Articoli Correlati