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'Piano industriale Seta è l’ennesimo schiaffo in faccia ai lavoratori'

'Piano industriale Seta è l’ennesimo schiaffo in faccia ai lavoratori'

Pulitanò: 'Siamo di fronte all’ennesimo documento vuoto che non risponde alle necessità urgenti dei lavoratori'


2 minuti di lettura

Tradizione e sapori di Modena
'Sembra una barzelletta, ma è vero: la premessa del piano aziendale previsto da Seta afferma che ‘per gli autisti non si può fare nulla’. Siamo di fronte all’ennesimo documento vuoto che non risponde alle necessità urgenti dei lavoratori e scarica ogni responsabilità su chi, da anni, è costretto a subire la gestione inefficace e incompetente di un’azienda che ormai è al tracollo. A pagare il prezzo di queste scelte sono sempre i cittadini con autobus sovraffollati e corse saltate, e i dipendenti, che affrontano turni massacranti per sopperire a una carenza di personale ormai insostenibile'. A parlare è Ferdinando Pulitanò, coordinatore provinciale Fdi e candidato alle Regionali.
 

'L’incapacità di Cirelli nella gestione di Seta – prosegue Pulitanò – è evidente, ma le colpe politiche ricadono su chi lo ha voluto lì, ovvero l’ex sindaco Gian Carlo Muzzarelli, che per ben due volte ha scelto di metterlo alla guida dell’azienda. Non è accettabile che, di fronte a una situazione così grave, Seta continui a ignorare le richieste legittime dei suoi dipendenti e dei sindacati, oltre alle segnalazioni degli utenti. Non ci sono miglioramenti per i salari, non c’è un piano per arginare l’esodo di personale, e si continuano a ignorare le urgenze di chi ogni giorno manda avanti questo servizio in condizioni impossibili.
Per armonizzare i contratti sarebbe necessario un investimento di soli 2 milioni di euro, una cifra che Seta ritiene 'insostenibile', mentre si continuano a spendere milioni per l'acquisto di nuovi autobus che, senza autisti, resteranno fermi, e allo stesso tempo si continuano a finanziare gli straordinari di un personale sottopagato e costretto a turni estenuanti. Non a caso, la carenza di personale è cronica e, a causa delle condizioni insostenibili, tanti autisti o aspiranti tali rinunciano al posto di lavoro. Ormai è palese a tutti che Seta non abbia alcuna intenzione di migliorare davvero il servizio, ma continui a navigare a vista, facendo pagare a prezzo pieno i suoi disservizi a passeggeri, abbonati e dipendenti'.
 

'Come se non bastasse quanto emerso finora – conclude Pulitanò – la sicurezza è un altro tema lasciato completamente da parte. Non solo continuano a registrarsi aggressioni ai danni del personale, come quelle con spray al peperoncino presso l’Autostazione, ma Seta è completamente incapace di presidiare i propri mezzi, che, di notte, sono ormai regolarmente presi di mira dai malviventi nel deposito.
È ora che i responsabili di questo disastro si assumano le proprie responsabilità e chiedano scusa alla città di Modena e a tutti i dipendenti Seta'.
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