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Esplode la rabbia dei taxisti di Modena. Il problema è la scarsità di spazio per i sei taxi presenti in piazza Matteotti: nel mirino l'assenza di una adeguata segnaletica che impedisca ai residenti di posteggiare la loro auto negli spazi dedicati ai mezzi pubblici.
A parlare il presidente di 'Taxi Modena associazione' Filippo Messori.
'Il Comune di Modena ha messo in opera, alla fine dello scorso anno, un ottimo lavoro di ripristino di una piazza che da anni versava in una sorta di limbo, portato dalla lenta ma inesorabile decadenza degli arredi e di conseguenza delle frequentazioni della stessa, che l'avevano resa una punteggiatura fuori luogo nel sempre più filante discorso che è il nostro ben centro storico.
Siamo stati coinvolti nel progetto, e l'amministrazione ha operato allestendo al meglio possibile le aree che sarebbero diventate nostre, con piccoli accorgimenti atti ad agevolare sia le manovre che la sosta, utilizzando materiali robusti e addirittura alzando il piano strada, oramai macilento, di alcuni centimetri per rendere più semplice ai clienti salire e scendere dai marciapiedi. Un buon lavoro, in poche parole - afferma Messori -. Finiti i lavori, abbiamo cominciato ad attendere il rifacimento delle segnaletiche orizzontali, che però non sono mai arrivate. Purtroppo la piazza rifatta ha un nuovo vincolo artistico, e nulla può essere toccato, nemmeno i più semplici ed ovvi accorgimenti previsti dalla legge per regolare traffico e viabilità. Ergo, nessun segnale che delimiti il nostro stallo, che fra l'altro è quello più importante della città per quantità di carico e per posizione, oltre che l'unico ad essere provvisto di un bagno a noi dedicato.
È l'unico vero posteggio attivo la notte. Io capisco ed apprezzo la Soprintendenza nel suo lavoro lavoro di catalogazione, di analisi, di protezione e preservazione verso il patrimonio che veneriamo, ma una piazza non è solo fatta di sanpietrini e sassi di fiume, una piazza è tale perché provvista della vita che la caratterizza, altrimenti è solo una scatola, pur magnifica, una natura morta. Chiediamo quindi una attenta analisi, da parte del Soprintendente, di ciò che sia veramente utile al luogo. Le strisce a terra non sono indelebili, ma anzi, precedentemente ai lavori le dovevamo ripristinare una volta al mese poiché si cancellavano in continuazione'.
Più netta, anche contro l'amministrazione, la posizione di Antonio Altiero, presidente Cotamo.
'Incalzato da numerose lamentele dei soci Cotamo, ho segnalato la situazione alla amministrazione comunale e all’assessore Bosi che era con me alla inaugurazione del Temporary store che ospitiamo presso il nostro chiosco - afferma Altiero -. Detto questo, se ci sono ulteriori impedimenti dovuti a vincoli sopraggiunti da parte della Soprintendenza, con il rischio di rimanere in questo assurdo limbo di caos e illegalità per chissà quanti anni (perché questi sono i tempi della burocrazia italiana) direi che la misura sia colma. Urge riunione della Commissione taxi che tagli questo nodo gordiano e permetta alla categoria di rialzare la testa contro una amministrazione che a noi ha creato e continua a creare molti problemi. Il posteggio così com’è per me è illegale e espone la categoria a rischi incalcolabili. Non dovremmo utilizzarlo fino al suo ripristino'.
Redazione Pressa
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