Muzzarelli: 'A Modena sistema di prevenzione e difesa del nodo idraulico ha tenuto'
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Muzzarelli: 'A Modena sistema di prevenzione e difesa del nodo idraulico ha tenuto'

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E il consigliere comunale Piergiulio Giacobazzi (Forza Italia) attacca: 'Piena piccola, allerta grande, accelerare su grandi opere'


Muzzarelli: 'A Modena sistema di prevenzione e difesa del nodo idraulico ha tenuto'
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'Martedì 2 maggio è stato, secondo i dati dell’Osservatorio geofisico di UniMoRe, il giorno di maggio più piovoso di sempre. I fiumi, alimentati in montagna e in pianura, si sono riempiti di colpo dando vita a un evento emergenziale che ha colpito tutto il territorio modenese, da mesi alle prese con un’altra emergenza di segno opposto, quella della siccità. Ma, nonostante gli oltre 63 millimetri di pioggia caduti in sole 24 ore, il sistema di prevenzione e difesa del nodo idraulico della città di Modena ha tenuto: Secchia, Panaro, Tiepido e tutto il reticolato minore hanno registrato livelli altissimi ma non ci sono stati problemi o danni ingenti alle persone e alle cose, salvo puntuali situazioni ricorrenti e conosciute dagli operatori'. Lo ha comunicato il sindaco di Modena Giancarlo Muzzarelli che, nel corso della seduta del Consiglio comunale di oggi ha informato i consiglieri sulla gestione dell’emergenza maltempo che ha colpito l’Emilia Romagna e sulla sua evoluzione.

'Il punto più delicato – ha spiegato il sindaco – è stato il nodo della Fossalta, dove confluiscono il Tiepido, che è andato ben oltre soglia 3 con un picco di 7,37 metri, e il Grizzaga ma, grazie ai lavori degli ultimi anni, anche qui non ci sono state criticità particolari. E anche la Via Emilia, a differenza degli ultimi eventi, è sempre stata aperta al traffico”. Come ha sottolineato ancora Muzzarelli, “gli interventi sulla zona est, completati nel 2022, si sono rivelati efficaci e per questo occorre continuare a investire sulle opere di sicurezza idraulica e sulla prevenzione e manutenzione del sistema. Il programma di investimenti di Aipo e Regione dedicato al nostro territorio deve andare avanti come priorità assoluta non solo su Secchia e Panaro, e in particolare sulle casse di espansione, ma anche per le opere su Tiepido e Naviglio, nella zona dei prati di San Clemente'.

A conclusione dell’intervento, Muzzarelli ha ricordato come il cambiamento climatico, 'ormai un’emergenza', sia alla base di eventi naturali sempre più estremi ed eccezionali che flagellano l’Italia e costano miliardi: 'Per contrastarli e per difenderci dai loro effetti, servono cura e manutenzione del territorio, insieme alla riduzione del consumo di suolo. Temi concreti che nel piccolissimo di un’Amministrazione comunale abbiamo provato ad affrontare con il nuovo Pug, il Piano urbanistico generale. Occorre agire e mettere in sicurezza il territorio, non a caso, infatti, gli investimenti per la mitigazione e l’adattamento climatico sono centrali nel Pnrr. Ma è fondamentale lavorare insieme: il Governo e chi è sul territorio e lo conosce come le Regioni, le Province, i Comuni e le Agenzie'.

L'opposizione
'La piena sta passando ma con essa non devono passare le lezioni che da fenomeni di questo tipo arrivano. Modena ha vissuto ancora una volta la massima allerta per una piena che pur di durata più lunga aveva livelli di molto inferiori anche all'ultima del 2020. Questo deve fare riflettere ancora una volta sull'oggettiva fragilità del nodo idraulico modenese e sui tanti interventi strutturali che dovevano essere fatti e che non sono ancora pronti, come il ponte dell'Uccellino, Ponte Alto, ma, su tutto, l'adeguamento del sistema delle casse di espansione del Secchia. Di cui solo ora si parla, ma con una prospettiva lunghissima per la realizzazione'.
Così il capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale Piergiulio Giacobazzi.

'Ritardi enormi accumulati anche nei grandi progetti, di fatto inesistenti, che su questo importante asse strategico non hanno consentito di accedere nemmeno ai fondi PNRR. C'è voluta l'alluvione del 2014 e successivamente del 2020, per svegliare la politica modenese e regionale dal torpore di decenni. Gli interventi parziali come quello della Fossalta, che proteggono solo una piccola parte di Modena dalle piene del Tiepido non devono distogliere l'attenzione dalle criticità registrate anche in condizioni ordinarie, in tutta la provincia - continua Giacobazzi -. E non solo in pianura ma anche soprattutto in montagna, da dove l'acqua arriva e dove l'abbandono dei territori e dei fiumi, anche da parte delle istituzioni, hanno incrementato i problemi e i rischi. E' in questo contesto di costante rischio e mancata sicurezza che dobbiamo inquadrare anche il passaggio della piccola piena di oggi. Nella speranza che serva ad accelerare sulla realizzazione delle grandi opere infrastrutturali delle quali negli ultimi 20 anni, la politica locale e regionale non si è mai occupata'.

Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 


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