Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Ad oggi, oggettivamente, Giancarlo Muzzarelli, forte del successo straordinario del concerto di Vasco, può davvero fare quello che vuole del suo futuro. Onore e gloria al sindaco! Come ha detto (onestamente un po' inopportunamente) il rocker di Zocca. Volesse rincandidarsi a sindaco non vi sarebbero rivali interni, volesse andare a Roma la strada per il Senato appare spianata, alcuni ipotizzano anche non sia impossibile una promozione al soglio pontificio.
Quindi, ipotizzando Giancarlo da Fanano decida di non ricandidarsi a Modena, ecco che per la sua successione si apre una sfida tutta interna ai renziani. A dare le carte in questo caso (al netto delle ambizioni del bonacciniano Andrea Bortolamasi o del giovane di sistema Giulio Guerzoni) è l'eterno astro nascente Pd, non più così giovane, Matteo Richetti.
E Richetti ha già promesso a due renziani il sostegno in caso di candidatura a sindaco.
Ha promesso sostegno a Ludovica Carla Ferrari e ha promesso sostegno contemporaneamente a Giuseppe Boschini. Due promesse, una delle quali necessariamente verrà disattesa.
La Ferrari, renziana della prima ora, è da sempre una fan di Richetti, ma avrebbe lo svantaggio di non fare sintesi con gli ex Ds. Più introdotto, diplomatico e pienamente democristiano, il percorso di Giuseppe Boschini il quale già tre anni fa ambiva alla fascia tricolore al posto della Maletti (sostenuto peraltro anche da ex Ds come Francesco Rocco e pur controvoglia dallo stesso Richetti).
Boschini con Richetti non ha mai avuto un gran rapporto, ma in politica le cose cambiano a seconda delle convenienze e ora la convenienza di Richetti è portare sull'altare di Renzi un successo modenese. Probabilmente con il paludato Boschini (pur etichettabile come renziano) si vince perchè si fa sintesi anche con gli ex Ds, con la Ferrari invece si rischia di fare una corsa di testimonianza.
Va detto però che se Boschini è l'uomo della sintesi interna al Pd, rischia di non piacere agli elettori che chiedono da sempre rinnovamento.
Elettori che potrebbero preferire un candidato civico esterno, un grillino o un candidato del centrodestra unito (magari anche questo civico). L'esperienza delle ultime amministrative insegna.
Ma tutto questo lo stratega Richetti, l'uomo delle due promesse, lo ha ben presente.
Giuseppe Leonelli