Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Non c'è che dire: sarebbe proprio un bel think-tank quello formato da studenti, prostitute e spacciatori. E' quanto potrebbe accadere nell'edificio R-Nord, oggetto, secondo alcuni residenti (sia stranieri che italiani), dell'ennesima “assurda” operazione - di presunta rigenerazione urbana - targata dalla Giunta del sindaco Gian Carlo Muzzarelli.
Già, perché l'edificio R-Nord, tristemente noto come “Hotel Eroina”, sarebbe destinatario di un nuovo importante investimento per il recupero di appartamenti da destinare a studenti fuori sede, come è noto sempre a caccia di alloggi.
“L'operazione – spiega Stefano Soranna, del direttivo della Lega di Modena - sarebbe anche meritoria se il Comune fosse proprietario della totalità degli appartamenti, ma così non è; frequentando l’R-Nord è infatti facile imbattersi in prostitute e spacciatori residenti e non, e soprattutto è evidente un continuo viavai di 'inquilini' dell'ultimo minuto, persone che trovano da dormire magari entrando di notte, mentre sono diverse le segnalazioni di persone che dormono lungo le scale.
Sempre secondo le testimonianze raccolte, soprattutto negli appartamenti di alcune prostitute avverrebbero poi scambi tra spacciatori e clienti”.
“Stando a quanto ci è stato riferito – continua il leghista - il sindaco avrebbe illustrato nelle scorse settimane, ad alcuni giovani studenti, i lavori in programma al secondo piano, evitando però accuratamente gli altri piani”.
Possiamo facilmente immaginare cosa succederà nei prossimi mesi: i lavori proseguiranno in vista della campagna elettorale di maggio, ci sarà una bellissima inaugurazione alla presenza delle autorità, le prostitute e gli spacciatori spariranno improvvisamente e poi, nelle ore successive, tutto tornerà come prima. Immaginiamo anche cosa potrà accadere quando i genitori visiteranno gli alloggi e scopriranno chi potrebbero essere i vicini dei loro figli ... probabilmente opteranno per altre soluzioni. Che futuro quindi per i nuovi appartamenti? Il Comune risponderà certamente anche citando i nuovi investimenti in videosorveglianza, ma ricordiamo loro che l'RNord è già ampiamente controllato e i risultati ci paiono al momento davvero deludenti.
”
'Immaginiamo già anche il probabile entusiastico sostegno dei Giovani Democratici e di associazioni studentesche come l'UDU. Ricordiamo inoltre che a luglio dello scorso anno Unimore, Comune di Modena, ER.GO, Fondazione San Filippo Neri e Fondazione Collegio San Carlo, sottoscrissero un ”Accordo per lo sviluppo del sistema di accoglienza degli studenti fuori sede” con l'obiettivo di individuare e sperimentare nuove soluzioni che consentissero di ampliare e di diversificare le opportunità abitative per gli studenti “fuori sede” e di promuovere il coinvolgimento di altri operatori istituzionali attivi nel campo dell'accoglienza. Soggetto promotore dei tavoli, organizzazione incontri, raccolta adesioni, la Fondazione San Filippo Neri sotto la direzione di Cristina Cavani. Di questo accordo non si sa più nulla, e di risultati pare davvero non ce ne siano. L'ennesima dimostrazione che l'amministrazione PD è capace solo di realizzare ottimi spot ma non di dare seguito alle proprie promesse” conclude Soranna.
Nella foto Muzzarelli con l'ex presidente di Coop Estense Zucchelli (proprietaria della Coop all'Errenord) e l'ex presidente di Cambiamo spa (società che doveva riqualificare l'Errenord) Pino Dieci. Oggi alla guida di Cambiamo c'è Razzoli.