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L'asse tra Pd e 5 stelle in Emilia-Romagna si salda ancora una volta in Regione. E questa volta va a sostegno dei precari dell'ente. A fine giugno, i lavoratori a termine di viale Aldo Moro si presentarono sotto le finestre della Regione per protestare contro i concorsi annunciati dalla Giunta Bonaccini per l'assunzione di 1.500 persone. Selezioni che rischiano di tagliare fuori i precari storici dell'ente. I lavoratori, infatti, chiedono in particolare il riconoscimento dell'anzianità di servizio maturata in anni di contratti a termini. Richieste che i 5 stelle hanno raccolto in una risoluzione portata ieri in aula e approvata, appunto, con l'appoggio del Pd (che ha presentato anche due emendamenti) e il voto a favore della Sinistra e del centrodestra.
Nel documento, firmato dal capogruppo M5s Andrea Bertani, si impegna dunque la Giunta a 'inserire nelle prossime procedure concorsuali adeguati strumenti di valorizzazione dell'esperienza per i lavoratori non a tempo indeterminato gia' in servizio in Regione, anche andando oltre quanto gia' previsto con il sistema delle riserve'. Infatti, si afferma nella risoluzione, 'alla luce della probabile partecipazione di decine di migliaia di candidati, si corre il rischio, in assenza di strumenti di valorizzazione dell'esperienza, di una dispersione di professionalita', competenze e memoria storica, con esiti dannosi e antieconomici per una macchina pubblica che deve affrontare nuove importanti sfide'. Per questo l'Assemblea legislativa all'unanimità sollecita 'un impegno, a conclusione delle selezioni pubbliche previste per i prossimi mesi, rivolto al superamento del precariato nell'ente, utilizzando anche gli istituti dei concorsi per la stabilizzazione e dei cosiddetti corsi-concorsi'.
I precari della Regione a rischio di restare tagliati fuori dai concorsi sono in tutto 300, con alle spalle profili professionali e tipologie contrattuali diversi, fra cui ad esempio gli interinali che lavorano da sette anni alla ricostruzione post-sisma. Già a fine giugno, le proteste dei precari portarono a una parziale apertura da parte della Giunta Bonaccini, che con l'assessore Emma Petitti si impegnò ad approfondire la situazione.
Redazione Pressa
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