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Provincia, bilancio da 80 milioni di investimenti, per l'opposizione manovra al buio

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Presentata questa mattina la manovra dell'ente di viale Martiri concentrata sulle due principali competenze, strade ed edilizia scolastica. Platis (FI): ''Nessuna chiarezza su fondi PNRR e Autobrennero'. Sono 57 milioni gli euro che entreranno da quota RcAuto e IPT'


Provincia, bilancio da 80 milioni di investimenti, per l'opposizione manovra al buio
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Una manovra economica senza precedenti per il Presidente Tomei, un salto nel buio senza chiarezza su punti focali e prospettiva per il consigliere di Forza Italia Antonio Platis. Il riferimento e al bilancio 2022 e del piano di investimenti 2022-2024 della Provincia di Modena presentato questa mattina. La manovra sarà votata nella seduta di fine novembre ma già dagli interventi di questa mattina è chiaro che il dibattito consigliare sarà intenso, con l'pposizione di centro-detra che promette battaglia.
Si parte dai numeri elencati dai tecnici e dal Presidente Giandomenico Tomei

Quasi 80 milioni di euro di investimenti già finanziati su strade e scuole in tre anni di cui oltre 50 milioni nel 2022, provenienti in parte anche dal Pnrr. Tenendo conto anche dei progetti in attesa di finanziamento con risorse statali, regionali, ma anche di Autobrennero e ulteriori dal Pnrr, comunque inseriti nella programmazione, il Piano complessivo delle opere, illustrato da Annalisa Vita, direttrice dell’Area tecnica della Provincia, ammonta a circa 190 milioni di euro.



«Le risorse straordinarie finanziate - ha sottolineato Tomei - confermano il nuovo protagonismo delle Province dopo anni difficili. Siamo pronti con le nostre strutture, le nostre professionalità ed esperienze tecniche a realizzare un programma su strade e scuole senza precedenti. Per rendere ancora più efficace la nostra azione ora occorre anche una riforma dell'ente per garantire una governance adeguata a questo piano ambizioso e una maggiore autonomia finanziaria visto che gli investimenti sono in gran parte finanziati da altri enti, come lo Stato e la Regione».

Il prossimo anno le risorse investite sulla viabilità ammontano a oltre 25 milioni di euro, tra cui spiccano i lavori, gli interventi sui ponti, le manutenzioni della rete dei quasi mille chilometri di strade provinciali, i nuovi tratti della Ciclovia del Sole tra Concordia e Mirandola, gli interventi su frane e dissesti in Appennino; a queste opere, inoltre, si aggiungono quelle già finanziate con gli esercizi precedenti, come la tangenziale di S.

Cesario sul Panaro, con i lavori partiti nei giorni scorsi, e il completamento della nuova Pedemontana, in progettazione.

Sulla scuola, sempre solo nel 2022, sono previsti circa 25 milioni di investimenti, messi a disposizione dal Governo con le risorse del Pnrr, tra cui spiccano i nuovi edifici del Formiggini di Sassuolo e al polo Selmi-Corni (un ulteriore ampliamento dopo quello inaugurato nel settembre scorso), i miglioramenti sismici al Barozzi di Modena e al Morante sempre a Sassuolo, poi ampliamenti, ristrutturazioni e manutenzioni in diversi istituti


Immediata la replica e l'analisi dell'opposizione che per voce del Consigliere provinciale di Forza Italia Antonio Platis denuncia l'assenza di 'chiarezza sui fondi PNRR e sul nodo Autobrennero' e parla di 'Bilancio presentato al buio, forse per nascondere gli insuccessi e l’irrilevanza di Modena nello scacchiere'

'Una presentazione del bilancio della Provincia affidata ai tecnici e senza alcun contenuto politico' - sottolinea Platis. 'Il lungo libro dei sogni in cui la Provincia riporta tutte le scuole e tutte le strade che vorrebbe sistemare, non dedica neppure una parola sul PNRR e su Autobrennero.

Nonostante il Presidente Tomei sia stato incalzato sul tema non ha voluto o saputo fornire chiarimenti su quanti fondi PNRR sono arrivati a Modena e per quali opere. La Provincia si è nascosta dietro la frase “i soldi ci sono non importa da dove vengono”.

Invece – attacca Platis – importa eccome. Quale è stato il ruolo politico del nostro ente? Che cosa ha contrattato con la Regione e cosa finisce a Modena dei 220miliardi che Draghi ha ottenuto? Per comprendere al meglio la rilevanza della provenienza dei fondi cito un caso specifico ad esempio: è stata inserita tra le opere della Provincia la tangenziale di Camposanto dicendo che sarebbe stata pagata con i fondi europei ‘ordinari’, peccato che pochi giorni fa la Regione ha dichiarato che quelli saranno usati solo per sanità e sociale in quanto il PNRR copre di gran lunga le esigenze infrastrutturali.

Altro tema che il Presidente della Provincia si è ben guardato di toccare è Autobrennero. Pochi giorni fa in Senato si è aperta la strada per rinnovare direttamente la concessione inserendo però due clausole: gli 800milioni sul conto di Autobrennero per lo scambio gomma-ferro vanno allo Stato e il piano trentennale passa da 4,5 a 7 miliardi di euro. Su queste risorse quale è la quota per le opere a Modena?
È bene ricordare che più volte, tra una deroga e una proroga, la Concessionaria si era impegnata, purtroppo solo a parole, a realizzare importanti investimenti sul territorio, uno su tutti la terza corsia della Modena-Verona.
Se qualcuno pensa di non affrontare il tema delle opere complementari e delle ricadute sul territorio del rinnovo della concessione autostradale si sbaglia. È cruciale.
Il centrodestra promette battaglia, ha già presentato un lungo accesso agli atti ed il prossimo consiglio di fine novembre si preannuncia bollente'

I numeri in entrata e in uscita

Uno stanziamento complessivo di oltre 130 milioni di euro; entrate tributarie, soprattutto da Ipt e Rcauto, per quasi 57 milioni di euro. Sono questi i numeri principali del bilancio 2022 della Provincia di Modena, presentato mercoledì 10 novembre al Consiglio provinciale dal presidente Gian Domenico Tomei, che ha parlato di «ente finanziariamente solido, pronto a dare un contributo alla ripresa, grazie agli investimenti messi in campo su strade e scuole superiori e alla capacità di programmare e progettare interventi fondamentali per il nostro territorio».

Il bilancio 2022 prevede quasi 50 milioni di euro investimenti e oltre 60 milioni di euro di spese correnti che tuttavia per quasi la metà, 27 milioni di euro, saranno trasferiti allo Stato, come avvenuto in questi ultimi anni dopo la riforma dell'ente, «una sorta di federalismo al contrario - ha commentato Tomei - che limita la nostra autonomia gestionale».

Per sostenere gli investimenti anche con risorse proprie, la Provincia prevede di proseguire nel piano delle alienazioni di immobili e beni ritenuti non strategici per le competenze dell'ente, come due tratti degli impianti di distribuzione del gas metano, di proprietà della Provincia, a Lama Mocogno e a Marano sul Panaro per quasi un milione e 400 mila euro.

Con queste risorse e una maggiore disponibilità di fondi liberati dalla estinzione di alcuni mutui, la Provincia prevede di ritornare a investire con il proprio bilancio per circa due milioni di euro all'anno dal 2022 fino al 2024.

Prosegue, infine, il piano delle assunzioni di personale tecnico e amministrativo per realizzare gli investimenti; attualmente i dipendenti sono 220, mentre nel 2103, prima della riforma, erano 536.

Gli investimenti su ponti e strade

Gli interventi di manutenzione sui ponti, tra cui il ponte sul Panaro a Spilamberto e sul ponte di Savoniero a Palagano, sulla base di un piano da quasi 14 milioni di euro in tre anni che riguarda 48 ponti; le manutenzioni della rete dei quasi mille chilometri di strade provinciali per oltre 20 milioni in tre anni di cui sei milioni solo nel 2022, i nuovi tratti della Ciclovia del Sole tra Concordia e Mirandola e a Finale Emilia per quasi due milioni e 500 mila euro, fino agli interventi su frane e dissesti in Appennino. Sono solo alcuni degli interventi sulle strade previsti nel Piano investimenti della Provincia fino al 2024 con risorse complessive pari a oltre 50 milioni di euro.

A questi si aggiungono i lavori avviati nei giorni scorsi come la tangenziale di S.Cesario sul Panaro, mentre a breve partirà la gara per l'aggiudicazione del tratto conclusivo della nuova Pedemontana dalla provinciale 17 a via Montanara, mentre sono in corso quelli del tratto tra S. Eusebio di Spilamberto, dove ora termina l'arteria, a Cà di Sola di Castelvetro.

Per la Provincia, inoltre, potrebbero arrivare anche le risorse del fondo Autobrennero, pari a 60 milioni di euro, destinate a migliorare la viabilità di collegamento con la A22 e legati alla concessione autostradale, e quelle del Fondo sociale di coesione (Fsc), in corso di definizione, per finanziare opere viarie tra le quali figurano l’ammodernamento della provinciale 4 Fondovalle Panaro, l’adeguamento di un tratto della provinciale 486 tra Ponte Dolo e la comunale Caldana-Grovaieda e il secondo stralcio della tangenziale di Camposanto.

La Provincia ha la competenza su una rete di quasi mille chilometri di strade provinciali con 167 ponti di maggiori dimensioni, cioè con una 'luce' superiore ai sei metri, compresi i nove ponti presenti sul tratto della statale 12 tra Lama Mocogno e Pievepelago (tra cui spicca il ponte sul rio Tagliole a Pievepelago) diventato provinciale dall’aprile scorso nell’ambito del passaggio all’Anas di 127 chilometri di strade provinciali.

Nella foto, il ponte sul Panaro a Spilamberto

Gli investimenti sulle scuole (edilizia scolastica superiori di secondo grado)

Un nuovo edificio scolastico nell'area del polo Da Vinci di Modena, la nuova sede del Formiggini a Sassuolo, le ristrutturazioni allo Spallanzani di Castelfranco Emilia, i miglioramenti sismici al Barozzi, Fermi e Corni di Modena e al Morante di Sassuolo e la nuova palestra del polo Cavazzi, Sorbelli, Marconi di Pavullo.

Sono alcuni tra gli interventi principali, già finanziati, previsti nelle scuole superiori modenesi nel Piano triennale degli investimenti 2022-2024 della Provincia di Modena.

Il programma comprende interventi per quasi 30 milioni di euro, in buona parte provenienti dal Pnrr, tra ampliamenti, ristrutturazioni edilizie e di impianti termici e antincendio e manutenzioni in diversi istituti.

Come ha sottolineato Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia di Modena, durante la presentazione del piano al Consiglio provinciale, «si tratta di un ammontare di risorse senza precedenti, soprattutto dallo Stato, che testimoniano la nuova centralità della scuola nelle strategie nazionali. Puntiamo sulla sicurezza, servizi e dotazioni tecnologiche più moderne ma anche nuovi spazi per far fronte all’aumento costante degli iscritti. Queste risorse – ha aggiunto Tomei - potrebbero aumentare grazie alle nuove linee di finanziamento avviate dal Governo, sempre con risorse del Pnrr, alle quali intendiamo candidarci con progetti già pronti».

Tra le opere da finanziare spiccano la ristrutturazione del Ramazzini a Modena che diventerà una sede del Fermi, gli ampliamenti dei poli scolastici superiori a Carpi e Vignola e la prosecuzione dei progetti di miglioramento sismico in diversi istituti

Sul Pnrr nelle prossime settimane usciranno i primi bandi e le graduatorie saranno approvate entro la primavera del 2022; previste risorse pari a 800 milioni di euro per nuovi edifici, 500 milioni per le manutenzioni e 300 di euro per le palestre.

La Provincia gestisce l’edilizia scolastica superiore di 30 istituti scolastici con oltre 35 mila studenti che utilizzano 62 edifici, 25 palestre, oltre 1400 aule e 500 laboratori.

Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 

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