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'Viene da chiedersi quale visione abbiano avuto le amministrazioni del Partito Democratico che negli ultimi anni hanno permesso il sistematico sottofinanziamento del trasporto pubblico modenese, relegandolo al penultimo posto per quanto riguarda i fondi regionali ricevuti. I cittadini di Modena continuano così a subire un servizio scadente e una gestione a dir poco fallimentare. Con 41 euro a cittadino, infatti, Modena è penultima in regione per finanziamenti ricevuti, una posizione inaccettabile per una provincia di queste dimensioni e importanza. Bologna, ad esempio, riceve quasi 94 milioni di euro all’anno, che equivalgono a un contributo di 91,7 euro per residente. Seguono Piacenza, con oltre 19 milioni di trasferimenti all’anno (65 euro pro-capite), e Parma, che riceve 29 milioni (63 euro per residente). Anche Ferrara gode di una posizione più vantaggiosa rispetto a Modena, ottenendo oltre 20 milioni di euro, pari a 59 euro per cittadino.
Persino l’intera area della Romagna, che unisce le province di Rimini, Ravenna e Forlì-Cesena, riceve 46 euro pro-capite, mentre Modena nelle retrovie'. Così Ferdinando Pulitanò, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, interviene sul tema del trasporto pubblico locale.
'Non possiamo ignorare – prosegue Pulitanò – le colpe politiche che hanno portato la situazione dei trasporti modenesi allo sbando più totale. Invece di tutelare cittadini e lavoratori, le amministrazioni Pd hanno lasciato che l’azienda operasse senza una vera supervisione, scaricando disservizi e inefficienze su abbonati e dipendenti. Tutte le scelte strategiche hanno lasciato sempre a desiderare: tagli alle corse, sovraffollamento dei mezzi, turni massacranti per gli autisti e condizioni contrattuali inadeguate. E, nonostante tutto, la giunta Muzzarelli ha mantenuto per ben due mandati alla guida dell’azienda una figura incompetente come Cirelli, incapace di affrontare le criticità del trasporto pubblico e insensibile alle richieste di miglioramento da parte di autisti e cittadini'.
'Come se non bastasse – aggiunge Pulitanò – nel piano di investimenti la condizione contrattuale degli autisti resta critica, senza alcuna garanzia di miglioramento economico o lavorativo, mentre fare questo lavoro è diventato sempre più pesante negli ultimi due anni. I passeggeri si rivolgono agli autisti per lamentarsi dei disservizi, ma anche gli stessi lavoratori sono vittime di questi disagi. Ormai gli autisti sono diventati il capro espiatorio di un sistema inefficiente: i ritardi scatenano spesso insulti e aggressioni verbali, che ormai sembrano una routine ma, inspiegabilmente, di fronte a tutto ciò, l’azienda non muove un dito per la sicurezza dei suoi dipendenti. Molti lavoratori, inoltre, affrontano turni ‘spezzati’ che li impegnano dall’alba al tramonto, rendendo impossibile una vita normale. Modena merita un trasporto pubblico funzionale e sicuro, e gli autisti dei mezzi pubblici meritano condizioni dignitose. È arrivato il momento che i responsabili politici di questi disagi si scusino pubblicamente e i cittadini ricevano risposte concrete. Il trasporto pubblico non è solo un servizio, ma un diritto fondamentale che deve essere garantito a tutti. Non possiamo più tollerare che il caos creato dall’incompetenza politica del Pd continui a gravare su passeggeri e lavoratori', la conclusione di Pulitanò.
Redazione Pressa
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