Dopo aver spintonato e minacciato il direttore e due dipendenti con un cutter, i due si erano fatti aprire la cassetta di alimentazione dello sportello bancomat prelevandone il contenuto contante per un importo di circa 90mila euro, per poi dileguarsi a piedi nelle vie limitrofe. Le indagini scattarono nell’immediato da parte dei Carabinieri, coordinate della procura della Repubblica di Modena. Attraverso testimonianze, analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza pubblica e privata, oltre ai rilevatori di targhe, i militari sono riusciti a documentare come il delitto fosse stato anticipato nei giorni precedenti da diversi sopralluoghi eseguiti da più di due individui con l'utilizzo di due autovetture, una prelevata noleggio e l'altra con targhe contraffatte impiegate per allontanarsi dalla località della rapina dopo il colpo.
L'attività investigativa delegata ai Carabinieri della sezione operativa della compagnia di Modena ha permesso l'acquisizione di gravi indizi di colpevolezza, in prima battuta nei confronti di due uomini entrambi pregiudicati originari di Terni e di Napoli: l'uno di 53 anni e l'altro di 37 anni, che avevano avuto ruolo attivo nella rapina.
Sulla base delle delle confessioni dei due rese in sede di interrogatorio, la Procura ha disposto ulteriori indagini nei confronti di un altro pregiudicato, un 52enne di Napoli, sul conto del quale sono stati raccolti ulteriori elementi che ne hanno confermato la partecipazione all'organizzazione della rapina. Anche nei suoi confronti è stata formulata richiesta di misura cautelare, condivisa dal Gip di Modena che ha emesso i provvedimento restrittivo il 31 dicembre scorso, eseguito nei giorni successivi dai Carabinieri di Modena e Vibo Valentia.