Archiviata, pur nel peggiore dei modi possibili, la pratica delle amministrative, Fdi Modena si prepara alla sfida delle Regionali, la sfida che sottotraccia è
da tempo il principale interesse degli attori in campo. Col voto anticipato in autunno, causa la scelta di Bonaccini di volare in Europa, i giochi si sono aperti prima dell'estate. In pole position per una candidatura alla Assemblea emiliano-romagnola restano il presidente provinciale del partito,
Ferdinando Pulitanò, neoeletto in Consiglio comunale a Modena, e la candidata sconfitta a Carpi,
Annalisa Arletti. Per loro, nonostante la pesante debacle patita dalla Arletti contro il neo sindaco Righi, è già pronto un ticket di ferro, sostenuto ovviamente dal coordinatore regionale
Michele Barcaiuolo, che della Arletti è marito.
A provare a rovinare i piani già confezionati vi sarebbero un candidato della montagna, probabilmente
Daniele Iseppi da Pavullo, e un candidato della Bassa, la più accreditata è
Monica Malaguti che vanta l'ottimo risultato fatto registrare da Fdi alle Europee a Finale Emilia dove è risultato il primo partito. Improbabile invece una candidatura di
Luca Caselli che si è già detto pronto a dedicarsi a 5 anni di opposizione a Sassuolo. Da valutare, in questo contesto, la strada che deciderà di intraprendere
Luca Negrini.
Nonostante il risultato negativo fatto segnare dal centrodestra, Negrini si è contraddistinto per una campagna elettorale generosa e puntuale, premiata da un risultato sopra le aspettative della sua lista civica che ha superato Lega e Forza Italia. Comprensibilmente deluso per la solitudine nella quale è stato lasciato nei mesi di campagna elettorale, Negrini sembra intenzionato a restare coi piedi piantati a Modena per fare opposizione in piazza Grande, ma la voglia di misurarsi in un partito che lo ha gettato nella mischia senza paracadute, probabilmente sta facendosi largo nei suoi pensieri.
g.leo.