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'Se continui a dirmi che va tutto bene e, invece, io sto male, allora vuol dire che non va tutto bene ma, soprattutto, che tu non mi vedi, non capisci e miei problemi e quindi non sei in grado di risolverli'. A dirlo è stato Vasco Errani per avviare il suo intervento di ieri sera alla polisportiva Gino Nasi di Modena. In apertura gli interventi di Gian Carlo Muzzarelli e Ludovica Carla Ferrari, candidati del Partito Democatico alle prossime elezioni regionali.
“Questa sera avviamo un percorso di confronto con le persone, donne e uomini, che sono la spina dorsale della sanità pubblica - ha sottolineato Muzzarelli - un percorso che deve portarci a trovare le soluzioni ai problemi che abbiamo di fronte. Il coraggio di cambiare, di trasformare in meglio la sanità pubblica dell’Emilia-Romagna: le persone malate non sono del tutto libere ed è nostro compito creare le condizioni affinché ognuno possa avere accesso alle cure migliori'.
Entrambi i candidati hanno sottolineato la gravità delle scelte del governo che producono una 'sostanziale riduzione della spesa destinata alla sanità, una condizione inaccettabile -hanno detto- che non a caso sta producendo una giusta e forte reazione da parte dei professionisti e degli operatori della sanità pubblica'.
'Qualcosa si è rotto nella relazione tra politica, operatori e cittadini. Un patto sociale - ha evidenziato l’assessore la sanità del Comune di Modena Francesca Maletti - che deve essere riproposto su basi nuove, a partire da una cultura della cura e della salute diffusa e condivisa'.
Quindi l’intervento conclusivo di Vasco Errani, già Presidente della Regione Emilia-Romagna. 'Non bastano i soldi, che pure sono indispensabili, non basta una spesa oculata, che pure è necessaria, serve una spinta popolare che induca la politica a una trasformazione radicale nell’approccio ai temi della sanità e della salute. Il governo ci sta prendendo in giro, sta prendendo in giro gli italiani: mette 900milioni sul bilancio della sanità mentre il solo aumento dei farmaci, nel 2024, produrrà una spesa maggiore per oltre 3 miliardi di euro. Però non possiamo limitarci all’invettiva, l’Emilia-Romagna ha il dovere di guidare il cambiamento, partendo proprio dai confronti veri come quello di questa sera'.
Redazione Pressa
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