Regionali, lettera aperta a Bonaccini: 'Basta tatticismi su data voto'

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'Caro Presidente, smetta di osservare la sfera di cristallo cercando di leggere il futuro del Governo con l’obiettivo di capire quando sia più utile votare per aiutare la sua rielezione. I cittadini Emiliano romagnoli non meritano questa melina e la voglia di cambiare amministrazione dopo 70 anni di monocolore avrà comunque la meglio'. Così Andrea Galli, capogruppo Forza Italia in Emilia Romagna, in una lettera aperta al presidente della Regione Stefano Bonaccini.

'La campagna elettore in vista delle Regionali si apre con una polemica che credo non renda onore alla sua capacità politica e onestà intellettuale. Il dibattito di questi mesi si è infatti concentrato prevalentemente non tanto sui temi elettorali o sulle differenze tra l’attuale maggioranza e le opposizioni (che sono tante e profonde) quanto sulla data stessa del voto. Un appiattimento del dibattito che, credo, senza polemica sia dovuto ai suoi tentennamenti dettati da meri tatticismi politici.

Fino a qualche settimana fa lei ha lasciato intendere infatti di voler posticipare l’apertura delle urne a gennaio 2020, si parlava del 26 gennaio, motivando tale scelta con la necessità di votare il Bilancio. Era evidente invece il semplice desiderio di allontanare il più possibile la prova del voto sperando in qualche incidente da parte della Lega di Governo - afferma Galli -. Una evidenza emersa chiaramente oggi col suo repentino desiderio di anticipare le elezioni a dicembre per non far coincidere il voto regionale con quello, sempre più probabile, politico'.

'Questo misurare col bilancino della convenienza le scelte democratiche collettive non credo sia nè opportuno nè giusto. Facciamo presente a margine che il voto per le Regionali è comunque politico è questo atteggiamento del presidente non fa altro che dimostrarlo. Forza Italia e il centrodestra continua coerentemente a sostenere che sia necessario votare il prima possibile evitando i mesi invernali di dicembre e gennaio che non farebbero altro che accrescere l’esercito degli astenuti' - chiude il capogruppo di Forza Italia.