'Questo regolamento nasce da un contratto mal costruito, che ha messo in posizione dominante il gestore Hera, lasciando il Comune con mani legate. Di qui un sistema inefficiente, privo di reali controlli, e con ricadute economiche dirette sui cittadini', ha dichiarato Bertoldi.
Tra le motivazioni principali del voto contrario la mancanza di trasparenza nella filiera dei rifiuti legato anche al fatto che ci raccoglie i rifiuti e anche il soggetto che li smaltisce. In questo ambito non esiste un controllo intermedio su ciò che viene effettivamente raccolto, bruciato o differenziato. Tutto è affidato a Hera, una società privata che persegue il profitto, non l’interesse pubblico'.
Poi il fronte dei costi extra, ingiustificati a carico del Comune. 'Nel solo 2024 abbiamo speso oltre 8,2 milioni di euro per servizi che Hera avrebbe dovuto garantire nel contratto. È uno scandalo. Il limite di due o tre conferimenti mensili spingerà molti a smaltire in modo scorretto o a sforare.
Critiche anche sullo scarico sui cittadini della tassa per il disagio ambientale: 'Quella tassa, per legge, dovrebbe essere pagata dal gestore dell’impianto. A Modena invece la si scarica sui cittadini. È una truffa mascherata. I dati e diversi documenti necessari per una corretta valutazione della delibera ci sono arrivati tre ore prima del voto. Mancano pagine, tabelle, spiegazioni. È impossibile valutare con responsabilità un provvedimento così complesso in queste condizioni. Per tutte queste ragioni – conclude Bertoldi – abbiamo scelto di votare contro.