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'I centri commerciali e la liberalizzazione delle licenze non sono gli unici fattori di crisi delle piccole e medie imprese del commercio. In sede di nuova pianificazione urbanistica dovremo certamente prestare un’attenzione speciale a come regolare, nei limiti dei poteri del Comune, le trasformazioni del settore, ma con la testa rivolta in avanti e non a un passato che non tornerà'. Così il sindaco Muzzarelli sul tema del commercio in città dopo il via libera al maxi ampliamento dei Portali.
'Anche accendere i fari esclusivamente sulla politica comunale ha il sapore di un’arma di distrazione di massa.
La crisi economica ha fatto i suoi danni e ora i pericoli più gravi vengono dal rischio di recessione, dalla sempre più probabile manovra aggiuntiva di finanza pubblica e dalle clausole di salvaguardia del prossimo anno, che prevedono un aumento dell’IVA di 23 miliardi.
Non di meno, bisogna fare i conti con lo sviluppo dell’e-commerce, che sollecita innovazione e non misure di difesa o assistenziali. Tuttavia noi siamo abituati a fare la nostra parte, a partire dalla strategia che si propone di non mandare più i giovani modenesi a vivere nei comuni della cintura e di attirare a Modena nuovi residenti, studenti universitari e turisti (se non avessimo spinto sulla crescita del turismo, a che punto saremmo adesso?). Abbiamo bisogno di risposte strutturali e di prospettiva e non di palliativi anacronistici, come il ritorno delle auto in centro storico'.
'In termini ancor più ravvicinati e concreti, noi sottoponiamo al settore del commercio e dell’artigianato di servizio quattro proposte per il prossimo mandato:
1) Il rilancio dei centri di vicinato, agevolato dalla flessibilità delle destinazioni d’uso e dal taglio degli oneri urbanistici per il recupero e la riqualificazione.
2) Un fondo annuale per la riqualificazione degli esercizi commerciali e artigiani, sul modello di quello sperimentato in Viale Gramsci, mirato per vie e aree della città. Il fondo potrebbe essere alimentato da risorse del bilancio comunale e della Camera di Commercio e da finanziamenti regionali, nazionali ed europei.
3) Un patto con i proprietari degli immobili del centro storico: dobbiamo incentivare i giovani che vogliono aprire un’attività o subentrare nella gestione di un esercizio. Per due anni il Comune taglierebbe l’IMU e per due anni i proprietari si impegnerebbero a tagliare del 50% l’affitto dei locali. Dopo due anni si tornerebbe al libero mercato e all’imposizione normale.
4) Un progetto di revisione della logistica del carico e scarico merci in centro storico: graduale passaggio a mezzi elettrici e di contenute dimensioni; coordinamento delle attività con l’ICT.
Infine, dovrebbero essere chiare a tutti le ricadute dei grandi eventi, da quelli consolidati ai nuovi.
Anche se qualcuno storce il naso, il Motor Valley Fest, l’erede del Motor Show, che ospiteremo a Modena a maggio, sarà un’altra importante occasione di vetrina e di crescita della città. Vedremo i gioielli della terra dei motori, parleremo di futuro e accoglieremo ancora una volta a Modena migliaia di visitatori e turisti'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>