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San Cesario sul Panaro: il centro del riuso trasformato in discarica estiva, l'opposizione denuncia e chiede soluzioni

San Cesario sul Panaro: il centro del riuso trasformato in discarica estiva, l'opposizione denuncia e chiede soluzioni

Il Centro 'Il passamano' nuovamente al centro del dibattito politico. 'Il sindaco smetta di legittimare uno scempio del genere'


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Il centro del riuso intercomunale “Il Passamano”, inaugurato a gennaio 2024, con tanto di presenza di politici locali e regionali, oltre ai sindaci di San Cesario e Castelfranco, è oggi al centro di una nuova polemica. A sollevare la questione è Mirko Zanoli, consigliere comunale del gruppo “Centrodestra per la Rinascita”, che denuncia il ripetersi, anche quest’anno, di una situazione di degrado davanti alla struttura nei mesi estivi, quando l’attività viene sospesa per ferie.'Il Passamano oggi è praticamente una discarica', dichiara Zanoli. 'Un centro costato circa 100.000 euro, che doveva essere un esempio virtuoso di economia circolare e riutilizzo, è invece diventato un fulgido esempio della capacità gestionale dell’accoppiata Zuffi & Gargano, come dimostra la scena del taglio del nastro'. La critica punta il dito contro la gestione del centro nei mesi di luglio e agosto, durante i quali gli operatori, tutti volontari, interrompono l’attività. In quel periodo, l’area antistante la struttura si riempie di rifiuti e oggetti abbandonati, generando problemi di igiene e ordine pubblico.La scena si è ripetuta anche quest’anno, con cumuli di mobili, elettrodomestici e altri materiali lasciati davanti ai cancelli chiusi del centro.
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La situazione, secondo Zanoli, è 'un danno d’immagine per il paese e un pericolo per la salute pubblica'.Non è la prima volta che il gruppo consiliare di opposizione solleva il problema. Già nel luglio 2024, una simile interrogazione fu presentata alla giunta, che rispose giustificando la chiusura estiva con la 'concordata indisponibilità dei volontari nel canonico periodo delle ferie'. Allora, il sindaco Zuffi aveva assicurato che la gestione del centro era regolare, pur riconoscendo che 'la presenza di materiali ingombranti lasciati all’ingresso ha indotto altri cittadini ad abbandonare oggetti, generando una situazione di disordine. Il problema non è metterci una pezza ma ora le condizioni affinché tale situazione non si ripeta'Il Comune aveva provveduto a una pulizia straordinaria e a sanzionare con sette multe i responsabili dell’abbandono di rifiuti. Tuttavia, secondo Zanoli, l’intervento straordinario 'non basta a risolvere un problema che si ripresenta puntualmente ogni anno, segno evidente di una cattiva programmazione e di un disinteresse verso il decoro urbano. 'Non si ravvisano inadempienze tali da giustificare azioni contro i gestori', aveva ribadito l’amministrazione nel 2024, promettendo di “monitorare la situazione e migliorare progressivamente il servizio'.
Ma per l’opposizione, il tempo delle promesse è scaduto.
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'Un centro del riuso chiuso nei mesi di massimo conferimento e trasformato in una discarica a cielo aperto non è solo una contraddizione — conclude Zanoli — è l’emblema di un fallimento politico e amministrativo che non possiamo più accettare'.
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Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consigliere Corecom (C...   

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